Si svolgerร ย mercoledรฌ 29 novembre 2023ย presso Palazzo Clabassi, sede distaccata di Udine della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia, laย presentazione del progetto di riqualificazione del Colle del Castello di Gemona del Friuliย voluto dallโattuale Amministrazione comunale.
Punto centrale dellโintervento รจ il rapporto di interdisciplinarietร fra i vari ambiti scientifici della Soprintendenza applicati al sito dellโex ospizio di via Altaneto, un contesto di assoluta rilevanza nel nucleo urbano di Gemona del Friuli, collocato in posizione terrazzata sul Colle del Castello allโinterno della prima cinta muraria (fine del X-inizio XI sec.). La stretta vicinanza con lo stesso insediamento fortificato rende infatti il luogo ricco di evidenze di tipo architettonico, archeologico e artistico, susseguitesi nei secoli.
Lโattivitร svolta, seguita e gestita dai funzionari referenti della SABAP FVG per il Comune di Gemona del Friuli, avvalendosi di professionisti esterni, รจ stata incentrata su indagini preventive e saggi stratigrafici propedeutici alla redazione del progetto di messa in sicurezza delle murature del sito interessato dallโintervento.
Con lโoccasione verrร anche presentato il progetto generale di riqualificazione del Colle del Castello di Gemona del Friuli che interessa unโarea importante del contesto urbano comunale: allโinterno del piano di lavoro la SABAP FVG si sta al momento occupando, con un finanziamento del MIC e in accordo col Comune, degli interventi di messa in sicurezza delle murature residue e dellโapparato decorativo superstite dellโex casa per anziani di Via Altaneto, dopo un primo intervento in somma urgenza per la messa in sicurezza dei lacerti di affresco avvenuto ad inizio 2021, allโinterno dellโattivitร di tutela condotta dalla Soprintendenza sul territorio di competenza.
La storia del sito dellโex ospizio di via Altaneto
Numerosi sono gli elementi di importanza archeologica, storico-artistica e architettonica: non solo le mura storiche, la cui tecnica costruttiva รจ confrontabile con quella dell’antica cortina difensiva, ma anche la presenza di intonaci e affreschi con motivi decorativi databili tra la fine del Trecento e gli inizi del Quattrocento, la riscoperta di un pregevole affresco gotico, rappresentante una Madonna con il Bambino con l’immagine di Santa Dorotea, la cui attestazione iconografica potrebbe rivelarsi una testimonianza di straordinario valore per individuare lโomonima chiesetta castellana documentata dalle fonti (tra cui un atto notarile del 1343) e fino ad oggi creduta distrutta.
A metร Ottocento, in corrispondenza dell’area di Via Altaneto, alcuni degli edifici, con orti annessi, situati alla base del Castello e che presumibilmente ne facevano parte integrante, furono unificati allโinterno di unโunica proprietร privata. Nei primi decenni del Novecento il vicino Ospedale afferente alla Confraternita di S. Michele Arcangelo acquistรฒ i terreni, le case e le proprietร limitrofe destinando proprio questโarea all’accoglienza e ricovero di persone anziane, funzione mantenuta fino ai sismi del 1976.
Come conseguenza di questi, lโintero complesso di edifici subรฌ crolli delle coperture e di parte delle murature, in seguito ai quali venne attuata la chiusura e il conseguente abbandono del luogo. Nonostante lโinteresse per il ripristino manifestato nella proposta progettuale di ricostruzione del 1989 da parte degli architetti Alessandro Copetti e Alberto Della Stua e la dichiarazione di interesse culturale del 2006 riguardante l’intera area, il sito รจ rimasto allo stato di rudere e al suo interno conserva ancora le proprie macerie.
Gli affreschi e i lacerti, le policromie di Santa Dorotea raffigurata su fondo azzurro con un cesto di fieri e frutta hanno permesso di ipotizzare lโesistenza di un ciclo pittorico piรน ampio che deve ancora essere conosciuto, indagato e conservato.
Il progetto di messa in sicurezza delle murature ha tenuto conto delle risultanze delle indagini archeologiche e dei saggi stratigrafici effettuati da restauratori abilitati.
PROGRAMMA DELLโINCONTRO
Saluti istituzionali
Andrea Pessina
Soprintendente ad interim Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia e Direttore Segretariato regionale del MiC per il Friuli Venezia Giulia
Roberto Revelant
Sindaco del Comune di Gemona del Friuli
Introduce
Vincenzo Giampaolo
Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia, Responsabile area funzionale Patrimonio Architettonico
Interventi
-Il Colle del Castello di Gemona: ipotesi di progetto.
Sandro Pittini
Architetto libero professionista
-Strutture murarie e indagini preventive: il sito dellโex Ospizio di Via Altaneto a Gemona.
Davide Casagrande
Archeologo titolare della ditta Intercultura
-La messa in sicurezza delle strutture murarie del sito dellโex Ospizio di Via Altaneto a Gemona.
Stefano Forte
Architetto libero professionista
INFO Palazzo Clabassi, Via Zanon, 22 Udine
tel. 0432 504559