“Risulta gravissimo e lesivo del sacrosanto diritto al lavoro la mancata disponibilità e volontà da parte del Comune di Udine di indennizzare gli esercenti che hanno le attività su viale Venezia”: durissima la presa di posizione del Comitato “Salviamo Viale Venezia” in occasione del secondo incontro all’Auditorium in via Stuparich, convocato a decisioni già prese, precisa la portavoce Irene Giurovich che, assieme ad altri cittadini contrari, ha evidenziato una serie di criticità rimaste lettera morta.
“Ovviamente il vicesindaco e i tecnici non hanno minimamente preso in considerazione l’alterazione profonda del viale storico, l’abbattimento inutile e anti-green di altri alberi, l’incremento della pericolosità veicolare e ciclistica, per non parlare dei disagi enormi che si creeranno anche durante i mesi dei cantieri: sono state mostrate deviazioni assurde, in pratica i residenti e chi lavora avranno difficoltà ad accedere alle abitazioni e ai luoghi di lavoro, forse, dopo mille giri, si potrà arrivare a destinazione, in questo modo si viola il diritto costituzionale ad usufruire della proprietà privata, pertanto si chiederanno i danni direttamente all’amministrazione comunale”.
Come se non bastasse, rileva il Comitato, “a esplicita domanda posta dalla componente del Comitato Claudia Gallanda in merito all’ammontare degli indennizzi a favore dei negozianti che dovranno subire le ripercussioni negative dei cantieri per mesi, la risposta è stata un colpo al cuore per l’economia locale del tutto inaccettabile: il vicesindaco ha detto che non ci saranno risarcimenti”. Apriti cielo. Fra i negozianti presenti il malumore è scoppiato. “Ancora una volta il Comune di Udine dimostra di non interessarsi minimamente, in un periodo storico di enormi difficoltà, a tutelare le attività”. Infine, anche le questioni penalmente rilevanti, legati proprio alla realizzazione delle rotonde, vedranno nuovi capitoli in questi giorni.