Udine, 29 dicembre 2020 โย La valorizzazione, fruizione e manutenzione delย tumulo funerario protostorico di SantโOsvaldo a Udine, risalente a circa quattromila anni fa, sono lโobiettivo di unaย convenzioneย quinquennale traย Ateneo friulano,ย Segretariato regionaleย del Ministero per i Beni e le Attivitร culturali e per il Turismo per il Friuli Venezia Giulia (MiBACT) eย Comune di Udine. Il protocollo dโintesa รจ stato firmato dal rettore dellโUniversitร ,ย Roberto Pinton, dal direttore del Segretariato regionale,ย Roberto Cassanelli, e dal sindaco,ย Pietro Fontanini.ย
Obiettivi.ย La collaborazione prevede tre tipi di azioni: progetti didattico-divulgativi, come visite, laboratori, animazioni ed eventi, rivolti, soprattutto, a studenti, studiosi,ย ma anche a un pubblico piรน vasto e alla cittadinanza; la formazione di operatori dedicati ad attivitร di educazione al patrimonio archeologico; la realizzazione di prodotti editoriali divulgativo-didattici per le scuole su temi di carattere archeologico e ambientale.ย
Gli impegni dei partner.ย Nellโambito delle attivitร di tutela del sito archeologico udinese, lโateneo garantirร lโaccesso al pubblico e la manutenzione ordinaria del manufatto, degli impianti e dellโarea circostante il tumulo. Il Comune, tramite i Musei civici, fornirร strumenti e risorse per favorire la conoscenza del sito, organizzando eventi condivisi con i partner, mentre il Segretariato regionale del MiBACT fornirร il supporto istituzionale ai progetti e alle iniziative volte alla promozione culturale e turistica del tumulo. Il Segretariato ha inoltre delegato alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia gli interventi di manutenzione straordinaria dei resti e lโeventuale restauro della sepoltura e delle ulteriori strutture archeologiche presenti sul sito. Il tumulo e tutti i reperti a esso pertinenti sono di proprietร dello Stato, in consegna alla Soprintendenza, mentre lโarea in cui sorge (soggetta a vincolo archeologico) รจ di proprietร dellโUniversitร .ย Il gruppo di lavoro che coordinerร le attivitร previste dal protocollo รจ formato da Elisabetta Borgna per lโUniversitร di Udine, Paola Visentini per i Musei civici, Roberto Cassanelli per il Segretariato e Simonetta Bonomi per la Soprintendenza.
Il tumulo.ย La tomba di SantโOsvaldo riveste un ruolo fondamentale per la conoscenza del Friuli antico tra protostoria e periodo romano. Sorge, infatti, in unโarea semiperiferica di Udine, un tempo denominata โPras de tombeโ, che รจ stata luogo di sepoltura nellโantica etร del Bronzo e sito di attivitร produttive in tarda epoca romana. Il tumulo รจ unโaltura artificiale in terra e ghiaia del diametro di circa 26 metri e unโaltezza di 4, innalzata al di sopra di una calotta emisferica in ciottoli, che ospitava al centro la camera funeraria realizzata in legno. Fu realizzatoย intorno al 2000-1900 a. C (antica etร del Bronzo) per seppellire un uomo giovane e robusto di 25-35 anni. Il sito รจ stato esplorato tra il 2000 e il 2002 dal gruppo di ricerca per la protostoria, diretto da Paola Cร ssola Guida, del dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale dellโAteneo friulano. Allo scavo archeologico รจ seguito il ripristino dellโantico monumento, musealizzato mediante la realizzazione di un ambiente che consente la visita alla sepoltura, originariamente inaccessibile. Diversamente dalle tombe etrusche o micenee, infatti, il tumulo udinese non ha mai contenuto una tomba a camera accessibile dallโesterno. Dellโinumato, inoltre, รจ stato eseguito un calco di resina poliestere di perfetta aderenza allโoriginale che, sistemato in situ, consente al visitatore di apprezzare le caratteristiche del defunto nella posizione originaria rilevata dagli archeologi. Quello effettuato dallโUniversitร di Udine a SantโOsvaldo รจ stato il primo scavo di un tumulo friulano nel quale sia stato possibile applicare un procedimento rigorosamente stratigrafico. Prima dello scavo sono state eseguite prospezioni geofisiche miranti allโindividuazione di strutture sepolte. Questo ha consentito di intervenire in maniera mirata e sistematica raccogliendo tutte le possibili informazioni che un tumulo รจ in grado di fornire. Tra il 2010 e il 2011 sono stati effettuati lavori di restauro e musealizzazione del sito, con la realizzazione di una protezione (progettata dagli architetti Gianluca Rosso e Sophia Los), che rende possibile la fruizione del tumulo da parte del pubblico. I lavori sono stati finanziati dalla Fondazione Friuli (allora Fondazione Crup), dalla Regione e dalla Provincia di Udine.ย
ยซGrazie a questa preziosa collaborazione โ spiega il rettore,ย Roberto Pintonย โ il tumulo di SantโOsvaldo potrร diventare a tutti gli effetti un patrimonio pubblico condiviso a disposizione di tutti e una preziosa risorsa per il turismo culturale di Udine e di tutto il Friuli Venezia Giulia. Questo sito archeologico di grande valore nellโambito della preistoria italiana ed europea รจ stato esplorato e studiato con rigore per la prima volta dai ricercatori del nostro ateneo. Ora, grazie anche alle opere giร realizzate che rendono visibile la sepoltura dellโinumato con una soluzione originale, sarร finalmente possibile entrare nel cuore di un monumento funerario di quattromila anni fa appartenuto a un antico abitante del territorio udineseยป.ย
ยซAbbiamo aderito con convinzione al protocollo โ concordano il direttore del Segretariato,ย Roberto Cassanelli, e la soprintendente,ย Simonetta Bonomiย โ perchรฉ lโobiettivo di tutelare e valorizzare al meglio questo eccezionale sito archeologico protostorico rientra pienamente nei compiti che siamo chiamati a svolgere sul territorio regionale. Il tumulo di SantโOsvaldo, grazie anche alla struttura di protezione e di accesso alla camera di inumazione, rappresenta per i visitatori unโesperienza davvero unica e come tale dobbiamo promuoverla tutti insieme. E non dimentichiamoci che il sito si trova allโinterno del comprensorio dellโex ospedale psichiatrico di Udine, un luogo che โ come Ministero โ riconosciamo di grande valore, non solo per il pregio paesaggistico e naturalistico del suo parco, ma soprattutto per il significato architettonico e storico del suo patrimonio immobiliareยป.ย
ยซLa firma di questo protocollo da parte del Comune, dellโUniversitร e del MiBACT โ sottolinea il sindaco di Udine,ย Pietro Fontaniniย โ รจ un evento a suo modo storico perchรฉ ci permette di rendere finalmente accessibile agli studiosi e ai semplici curiosi un monumento che rappresenta non solo una delle piรน antiche e significative testimonianze della presenza umana sul nostro territorio, ma anche uno dei reperti archeologici risalenti allโetร del bronzo di maggior valore a livello europeo. Desidero quindi ringraziare, per il loro impegno e la loro disponibilitร , il Rettore Pinton e tutti i ricercatori del nostro Ateneo che per primi hanno studiato il sito, il Direttore del Segretariato Regionale del MiBACT Roberto Cassanelli e la Soprintendente Simonetta Bonomiยป.ย