Si è conclusa domenica 22 ottobre al Museo Vittorino Cazzetta l’esposizione che ha riportato gigantesche creature del passato in Val Fiorentina, secondo capitolo del racconto iniziato nel 2022 dedicato all’evoluzione di vertebrati e non solo.
Ha rappresentato un’importante attrattiva sia per il turismo nazionale sia per quello straniero (circa il 20% delle presenze) e quest’anno ha coinvolto anche le scuole: sono state una trentina le classi della provincia bellunese a visitarla.
Selva di Cadore, Belluno, centra l’obiettivo anche quest’anno e la Val Fiorentina si conferma “terra di archeologia e paleontologia”: con la mostra “Evolution. Storie di cambiamento”, secondo capitolo del percorso inaugurato nell’estate 2022 con la mostra “Dinosauri in carne e ossa. Val Fiorentina – Dolomiti ‘Le origini’”, si è raggiunto il traguardo delle 10.000 presenze.
Promossa dal Comune di Selva di Cadore in collaborazione con Tramedistoria Impresa Sociale (soggetto gestore del Museo Civico Vittorino Cazzetta) e Pro loco Val Fiorentina, con il patrocinio della Regione Veneto e della Provincia di Belluno, è stata allestita al Museo Vittorino Cazzetta e lungo il percorso all’aperto della frazione di Santa Fosca dall’8 luglio fino a ieri, domenica 22 ottobre (curatore è il paleontologo Simone Maganuco).
La maggior parte dei visitatori è giunta da Veneto e Friuli-Venezia Giulia, tuttavia, nei mesi estivi centrali non sono mancati i turisti provenienti dall’Emilia Romagna e dal centro Italia; consistente anche la presenza straniera, circa il 20% del totale e costante durante tutta la durata dell’esposizione.
Quest’anno, inoltre, la maggior durata della mostra ha permesso anche la visita delle classi delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado: a visitare il Museo sono state una trentina, provenienti da tutta la provincia di Belluno.
“La mostra “Evolution. Storie di cambiamento” – commenta Luca Lorenzini, sindaco del Comune di Selva di Cadore – ha confermato il grande interesse trasversale per le tematiche connesse alla paleontologia e all’archeologia. Gli eccezionali ritrovamenti di Vittorino Cazzetta in Val Fiorentina negli anni Ottanta e oggi la presenza del Museo a lui intitolato offrono una netta connotazione e una forte riconoscibilità al nostro territorio: credo che proseguire in questa direzione, unitamente ad una grande attenzione verso il turismo estivo che anche quest’anno segna dati in crescita, sia una scelta vincente per Selva di Cadore”.
“Molto apprezzata – spiega Diego Battiston, direttore del Museo Vittorino Cazzetta – è stata la valorizzazione della vertebra di ittiosauro ritrovata da Vittorino Cazzetta negli anni Ottanta, appartenente ad un enorme animale marino di sette/otto metri vissuto nel Triassico medio, che rappresenta una scoperta di straordinaria importanza per ricostruire quale fosse la fauna presente in Val Fiorentina. Ora intendiamo proseguire lo studio, facendo risaltare le collezioni del Museo, in particolare quella paleontologica”.
L’esposizione, inoltre, è stata arricchita da un ciclo di incontri di approfondimento intitolati “Scavando nella storia. Dialoghi tra terra, roccia e ghiaccio”, che prendendo spunto dai filoni di studio avviati nel territorio hanno approfondito alcune importanti tematiche: i cacciatori raccoglitori di Prà Comun, lo stato e il destino dei ghiacciai in un clima che cambia, lo Spinosaurus gigante perduto del Cretacico.
Info: museoselvadicadore@gmail.com, tel. 0437.521068
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