CAVALLINO TREPORTI (VE). La tragedia che si è consumata sulle montagne della valle Aurina, in Alto Adige, ha lasciato un dolore indelebile in provincia di Venezia. Due escursionisti, un italiano di 51 anni e una lituana di 33 anni, entrambi residenti a Cavallino Treporti, sono stati trovati morti sotto una valanga. L’incidente è avvenuto sul Sasso Nero, a circa 1.700 metri di quota, durante un’escursione con le ciaspole.
CHI SONO LE VITTIME
Le due persone decedute lavoravano in un camping di Cavallino Treporti. Sono un cittadino italiano Gabriele Costantini di 51 anni e Solveiga Kemzuraite una lituana di 33 anni. Entrambi erano residenti a Cavallino Treporti dove convivevano.
I FATTI
L’evento è stato segnalato ieri sera dal proprietario dell’albergo dove alloggiavano, quando i due escursionisti non si sono presentati per la cena. Le autorità competenti, carabinieri, Guardia di Finanza, soccorso alpino ed elisoccorso, sono state immediatamente avvisate e hanno avviato le ricerche stamattina. Purtroppo, i soccorritori hanno trovato i due escursionisti già morti, sepolti dalla valanga.
L’Alto Adige è una regione montuosa, con vette che superano i 3.000 metri di quota. Anche se le attività all’aria aperta sono molto apprezzate e popolari in quest’area, non sono prive di rischi. Gli escursionisti sono soggetti a numerosi pericoli, tra cui cadute, valanghe, sfinimento, ipotermia e altri incidenti.
È importante ricordare che la sicurezza deve essere sempre al primo posto durante le escursioni in montagna. È essenziale seguire alcune precauzioni fondamentali, come informarsi sulle condizioni meteorologiche, pianificare l’itinerario, dotarsi dell’attrezzatura adeguata e informare qualcuno del proprio itinerario.
Le valanghe sono uno dei pericoli più temuti in montagna, ma con la giusta preparazione e attenzione, si possono evitare molti incidenti. È necessario prestare attenzione alle informazioni sulle condizioni del manto nevoso e utilizzare correttamente l’attrezzatura di sicurezza, come l‘ARTVA (dispositivo di ricerca di vittime in valanga), la pala e la sonda.