COREDO, agosto/settembre 2024 – La vendemmia del 2024 si preannuncia come un evento importante e particolarmente impegnativo per Resistenti Nicola Biasi, la rete fondata dal pluripremiato enologo Nicola Biasi. Questa rete, che ha visto la luce nel 2021, rappresenta un’importante iniziativa nel panorama vitivinicolo italiano, con l’obiettivo di unire eccellenza qualitativa e sostenibilità concreta. La vendemmia di quest’anno è caratterizzata da sfide climatiche senza precedenti, che offrono allo stesso tempo un’opportunità per riflessioni profonde e innovazioni significative nel settore.
La vendemmia 2024: un’annata di sfide climatiche
Il 2023 ha già messo a dura prova il settore vitivinicolo con climi estremamente avversi, soprattutto nel Centro-Sud Italia. Tuttavia, il 2024 ha portato nuove complessità. Nicola Biasi, fondatore della rete Resistenti Nicola Biasi e figura di spicco nel panorama enologico italiano, offre un’analisi approfondita delle condizioni climatiche attuali:
“L’andamento climatico del 2024 ha completamente capovolto le tendenze dello scorso anno. Se nel 2023 le piogge abbondanti hanno caratterizzato il Centro-Sud, quest’anno il maltempo ha colpito severamente il Nord Italia, interessando tutte le regioni da est a ovest, dal Friuli al Piemonte. Le forti precipitazioni hanno causato gravi problemi di malattie funginee e, in alcune zone, anche la grandine ha inflitto danni significativi. Al contrario, il Centro-Sud ha sofferto per la mancanza d’acqua, con conseguenze evidenti nella vegetazione poco sviluppata e nei grappoli piccoli e spargoli, preannunciando una vendemmia scarsa.”
Il ruolo del produttore nelle annate difficili
In un contesto climatico così complesso, il ruolo del produttore diventa ancora più determinante. Biasi sottolinea:
“È proprio nelle annate difficili che emergono i produttori più abili. Le tecniche agronomiche possono fare una differenza sostanziale. Una gestione accurata del terreno, delle potature e della chioma durante la fase verde è essenziale per affrontare e, se possibile, mitigare le avversità climatiche che diventano sempre più frequenti. Il vino è un prodotto dell’uomo, e il produttore, con le sue scelte, è l’artefice del risultato finale.”
L’importanza delle tecniche agronomiche
Le tecniche di gestione agronomica diventano cruciali. L’abilità nella gestione del terreno, la potatura e la cura della chioma sono fondamentali per preservare la qualità delle uve e affrontare le avversità climatiche. La scelta delle pratiche agricole e delle tecniche di vinificazione può determinare il successo di una vendemmia.
Vitigni resistenti: un’alternativa necessaria
Nonostante le difficoltà, Nicola Biasi ha evidenziato come alcuni vitigni abbiano dimostrato una notevole capacità di adattamento alle condizioni estreme. Questi vitigni, conosciuti come Piwi (dal tedesco pilzwiderstandfähig, ossia resistenti ai funghi), continuano a offrire risultati eccellenti anche in annate difficili:
“Alcuni vitigni autoctoni, che spesso sono più tardivi rispetto agli internazionali, stanno mostrando prestazioni superiori in annate precoci. I vitigni resistenti, come i Piwi, si distinguono per la loro alta tolleranza alle malattie funginee. Chiudere la difesa con pochi trattamenti di rame e zolfo, ottenendo comunque uve perfettamente sane e mature, è un grande successo. Questi vitigni rappresentano una sostenibilità economica, sociale e ambientale fondamentale per il futuro del nostro settore.”
Benefici dei vitigni resistenti
I vitigni resistenti offrono numerosi vantaggi, tra cui una riduzione significativa della necessità di trattamenti chimici e un miglioramento della sostenibilità ambientale. La loro capacità di adattamento alle condizioni climatiche avverse e la minore necessità di interventi fungicidi contribuiscono a una viticoltura più ecologica e sostenibile.
Resistenti Nicola Biasi: un progetto unico
Resistenti Nicola Biasi rappresenta un esempio innovativo di come tradizione e modernità possano convergere. Con otto aziende agricole distribuite tra Friuli, Veneto e Trentino, la rete si distingue per l’impegno verso una viticoltura sostenibile e per l’adozione di vitigni resistenti. Fondata da Nicola Biasi, una figura di riferimento nel mondo del vino, la rete ha rapidamente conquistato un ruolo di prestigio grazie alla sua visione all’avanguardia.
Le imprese della rete
Ogni azienda della rete Resistenti Nicola Biasi contribuisce con un progetto unico:
- Albafiorita a Latisana: In una zona non nota per l’innovazione, Dino de Marchi ha deciso di concentrarsi esclusivamente su vitigni resistenti per i suoi vini bianchi.
- Ca’da Roman a Romano d’Ezzelino: Ai piedi del Monte Grappa, Massimo e Maria Pia Viaro Vallotto hanno creato la più grande cantina europea di soli vitigni resistenti.
- Colle Regina a Farra di Soligo: Marianna Zago ha scelto di puntare su vini ad alta sostenibilità nella zona del prosecco Docg.
- Poggio Pagnan a Mel: Gianpaolo Ciet e Alex Limana coltivano e vinificano esclusivamente varietà resistenti nella loro cantina di Borgo Valbelluna.
- Della Casa a Cormons: Renato Della Casa integra innovazione e tradizione nella produzione del Collio bianco.
- Vigneti Vinessa a San Zeno di Montagna: Mauro e Leonardo Bonatti coltivano vitigni resistenti a oltre 700 metri di altitudine.
- Villa di Modolo a Belluno: Francesco Miari Fulcis rinnova una dimora storica con un progetto di produzione di vino da vitigni resistenti.
- L’azienda dell’enologo a Coredo: Nicola Biasi crea il Vin de la Neu, un vino innovativo che sfida le convenzioni.
La visione di Nicola Biasi
Nicola Biasi, nato in Friuli e con un background internazionale, ha lavorato con alcune delle aziende vinicole più prestigiose in Italia e all’estero. Dopo aver ottenuto riconoscimenti come Miglior Giovane Enologo d’Italia e Enologo dell’Anno, ha fondato Resistenti Nicola Biasi con l’intento di promuovere una viticoltura sostenibile e innovativa. Il suo progetto mira a dimostrare che è possibile coniugare qualità e sostenibilità, creando vini che rispecchiano un profondo rispetto per l’ambiente.
Tradizione e Innovazione per un Futuro Sostenibile
La vendemmia del 2024 rappresenta una prova significativa per Resistenti Nicola Biasi. Tuttavia, attraverso l’adozione di vitigni resistenti e pratiche agricole sostenibili, la rete non solo affronta le sfide climatiche, ma anche contribuisce a definire il futuro della viticoltura. Il progetto di Biasi dimostra come tradizione e innovazione possano coesistere e creare vini di alta qualità in armonia con l’ambiente.
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