VENEZIA – Il gemellaggio di Venezia con la città ucraina di Odessa e un inno alla pace. Questo il tema dei fuochi d’artificio proposto dal Redentore 2022, una festa di colori per 100mila persone, tante ne sono arrivate, nel rispetto delle norme di sicurezza e del contingentamento anti-ressa, nella “notte famosissima”, quella con cui da 500 anni Venezia ricorda la fine della peste nel 1577.
Quaranta minuti di spettacolo puro, in cui hanno dominato i colori del rosso, del blu, dell’oro. Quasi 30mila le persone che vi hanno assistito in laguna, nelle barche, oltre 42mila erano sulle rive, mentre altre 25mila circa dai plateatici di hotel e ristoranti e dalle isole attorno.
Nonostante l’enorme afflusso, tutto si è svolto senza problemi. Complessivamente durante i 40 minuti di spettacolo sono stati sparati 6.500 fuochi d’artificio, per un totale di 2.500 kg di materiale esplodente posizionato su 5 grandi zattere per i grandi calibri, a cui si sono aggiunti altri 25 pontoni di misure minori per i “foghi” di piccolo calibro
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