VENEZIA โ Unโaffascinante metamorfosi della natura prende forma nel Giardino dโIngresso del Museo di Storia Naturale di Venezia grazie allโopera Megaflora di Alice Channer, una delle piรน significative artiste contemporanee britanniche. Per la prima volta allโaperto, la scultura si erge come un simbolo di potenza e fragilitร , alta tre metri, modellata su uno stelo di rovo ricreato in alluminio fuso in sabbia e allungato digitalmente con tecniche di scansione tridimensionale.
Una scultura che riflette i cambiamenti della natura
Realizzata nel 2021, Megaflora si presenta come una figura ibrida e slanciata, sospesa tra natura e artificio, tra materia organica e industriale. Alice Channer lavora da oltre quindici anni sul confine sottile tra ciรฒ che รจ reale e ciรฒ che รจ riprodotto, trasformando flora e fauna attraverso manipolazioni scalare e materiche, e rendendo cosรฌ visibili le contraddizioni e le tensioni che animano il nostro rapporto con lโambiente.
La collocazione dellโopera nel cuore verde del Museo veneziano amplifica il suo potere evocativo, inserendola in un contesto che custodisce e racconta la biodiversitร del nostro pianeta. Non รจ un semplice intervento artistico, ma un gesto che invita a riflettere sullโimpatto delle attivitร umane, sulla crisi climatica e sullโambiguitร dei materiali industriali utilizzati per simulare o conservare la natura.
Arte, ambiente e tecnologia in dialogo
La pratica di Channer mette in discussione la separazione tra naturale e artificiale, esplorando il modo in cui lโambiente viene trasfigurato dalla tecnologia, dai metalli e dal capitale. Le sue opere non sono solo forme scultoree ma interrogativi tangibili, che parlano della vulnerabilitร contemporanea e della necessitร di ripensare il concetto di protezione.
Con questa installazione il Museo di Storia Naturale di Venezia riafferma la propria vocazione alla divulgazione ambientale, utilizzando anche il linguaggio dellโarte contemporanea per proporre nuove visioni e strumenti di lettura della realtร .
Una pubblicazione che accompagna lโopera
In occasione dellโesposizione di Megaflora, verrร presentata anche una pubblicazione inedita prevista per martedรฌ 24 giugno 2025, che raccoglie testi critici di Luca Mizzan, Harry Woodlock, Jacopo Galimberti e Louisa Buck. Particolare e inedito รจ il contributo della stessa Buck, ritratta con un tatuaggio ispirato alle linee della scultura, realizzato da Eric the Viking, che rende ancora piรน personale il legame tra corpo, arte e materia.
Una carriera tra Londra e il mondo
Nata a Oxford nel 1977, Alice Channer vive e lavora alla periferia di Londra. Con una solida formazione accademica โ tra Goldsmiths College, Royal College of Art e University of Sussex โ ha esposto in prestigiose sedi internazionali come la Tate Britain, la Kunsthalle di Amburgo e il Fridericianum di Kassel. Dopo la sua partecipazione alla Biennale di Venezia del 2013, questa รจ la seconda volta che lโartista collabora con la Fondazione Musei Civici di Venezia, confermandosi tra le voci piรน innovative dellโarte scultorea contemporanea.