Oggi, mercoledì 4 dicembre, i Vigili del Fuoco celebrano la loro Patrona, Santa Barbara, simbolo di fede, coraggio e serenità di fronte al pericolo, anche quando non c’è via di scampo. Questi valori rappresentano le radici del senso di servizio e appartenenza delle donne e degli uomini del Corpo dei Vigili del Fuoco, che ogni giorno sono impegnati a garantire la sicurezza delle persone e delle comunità. In tutta Italia, in occasione di questa ricorrenza, si terranno cerimonie di celebrazione per rendere omaggio a tutti coloro che operano instancabilmente per la collettività.
Bilancio degli interventi dei Vigili del Fuoco in Veneto
La giornata di Santa Barbara è anche un momento di riflessione sull’attività svolta e sull’efficacia del servizio prestato. Dal 1° dicembre 2023 al 30 novembre 2024, i Vigili del Fuoco della regione Veneto hanno eseguito ben 47.076 interventi di soccorso, con un incremento di 2.132 interventi (+4,7%) rispetto al periodo precedente. In media, ogni giorno, il Corpo è intervenuto in 129 operazioni di soccorso.
Il comando di Venezia è stato il più attivo con 11.347 interventi, seguito dal comando di Treviso (7.305), Padova (7.171), Verona (7.171), Vicenza (6.961), Belluno (4.286) e Rovigo (3.778). Gli interventi legati agli incendi sono stati 6.556, con una lieve diminuzione rispetto all’anno precedente (442 interventi in meno). Tra gli eventi più drammatici, ricordiamo l’incendio del 24 marzo a Chioggia, che ha causato la morte di tre persone, e l’incendio presso l’azienda IMP ad Altavilla Vicentina il 2 maggio.
Emergenze e interventi straordinari
Il Corpo dei Vigili del Fuoco è stato particolarmente impegnato anche per le emergenze causate dal maltempo e dalle alluvioni. A febbraio, maggio, settembre e ottobre, sono stati numerosi gli interventi per far fronte ai danni causati dalle intemperie in tutta la regione. Nel mese di ottobre, la colonna mobile regionale dei Vigili del Fuoco è stata attivata anche in Emilia Romagna per supportare le operazioni di soccorso a seguito dei danni causati dall’alluvione.
Inoltre, durante l’estate, il personale della colonna mobile è intervenuto in Grecia per combattere i devastanti incendi boschivi.
Aumento dei soccorsi e delle ricerche persone
Gli interventi di soccorso e salvataggio sono aumentati, con 9.039 operazioni di soccorso, registrando un incremento di 695 operazioni rispetto all’anno precedente. Tra queste, 176 ricerche persone sono state eseguite in tutta la regione, con Treviso (41) e Belluno (36) come le province con il maggior numero di ricerche. Il supporto specialistico delle squadre dei reparti volo, cinofili, sommozzatori e altri nuclei specializzati ha permesso di rispondere con efficacia a queste situazioni.
Incidenti stradali e altri interventi
Nel corso dell’anno, si è registrato un incremento degli interventi per incidenti stradali, che sono passati da 4.693 a 4.952 operazioni di soccorso. Questo dato evidenzia l’importanza delle squadre di soccorso, sempre pronte a intervenire tempestivamente in caso di emergenza.
Attività specialistica dei reparti volo e sommozzatori
I reparti volo di Venezia hanno eseguito 210 interventi di soccorso su un totale di 325 missioni di volo, tra cui 40 salvataggi di persone. Sono stati coinvolti in numerosi interventi in tutta Italia, ma anche al di fuori della regione per il recupero di corpi e per la gestione di incendi boschivi.
Anche i sommozzatori dei due nuclei regionali di Venezia e Vicenza sono stati attivi, con 351 interventi rispetto ai 260 dell’anno precedente. Tra i più significativi, l’intervento nel recupero dei corpi nello yacht affondato a Porticello (PA), dove sono morte sei persone, e l’operazione a Bargi (Emilia Romagna) in seguito all’esplosione della centrale idroelettrica, che ha causato sette morti e cinque feriti.
Sicurezza e formazione
La Direzione Interregionale dei Vigili del Fuoco del Veneto e del Trentino Alto Adige, diretta dall’ing. Loris Munaro fino al 30 novembre, ha anche gestito l’esame delle istanze per le deroghe alle normative antincendio. Inoltre, sono stati effettuati 120 sopralluoghi presso le attività a rischio d’incidente rilevante, in linea con le normative Seveso.
Sono stati anche svolti corsi di formazione in materia di antincendi per oltre 200 tecnici formatori, che operano sia nel settore pubblico che privato, con l’obiettivo di migliorare continuamente la preparazione del personale.