UDINE. Nel tardo pomeriggio di giovedì, 11 agosto, gli agenti della Polizia di Stato delle Volanti della Questura e del Reparto Prevenzione Crimine “Liguria”, che da mesi coadiuvano i primi nei servizi di controllo del territorio, hanno tratto in arresto un uomo che aveva violato il divieto di avvicinamento alla ex compagna.
La donna veniva raggiunta dall’uomo nei pressi dell’autostazione delle corriere di Udine, e costretta a seguirlo in un pubblico esercizio della zona. Intimorita dal suo atteggiamento, riusciva comunque, con la scusa di andare in toilette, ad allertare la Sala Operativa della Questura, che inviava immediatamente sul posto gli agenti.
Ricostruito l’accaduto, accertata l’effettiva violazione, i poliziotti hanno proceduto all’arresto obbligatorio in flagranza del reato di cui all’art 387bis del Codice Penale, e collocato la donna in luogo sicuro. Nell’ottobre scorso la legge 134/2021 ha previsto infatti, a maggior tutela delle donne vittime di maltrattamenti o atti persecutori, l’obbligatorietà dell’arresto nei casi di violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa.
L’uomo è stato deferito all’Autorità Giudiziaria anche per violenza privata, avendo costretto la donna a seguirlo afferrandola per il collo.
Convalidato l’arresto, il GIP ha disposto per l’uomo un aggravamento della misura cautelare prevedendo l’obbligo di dimora nel comune di residenza, con permanenza al domicilio nelle ore serali e notturne.
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