LIGNANO – L’infezione da virus West Nile ha fatto la sua comparsa a Lignano Pineta, in una zona vicina a via dei Cantieri, portando a una risposta immediata dell’amministrazione comunale ed azienda sanitaria. La conferma dell’infezione è arrivata dall’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale, che ha spinto il sindaco Laura Giorgi a prendere misure urgenti per proteggere la salute pubblica.
Ordinanza urgente: disinfestazione e prevenzione
Per contenere la diffusione del virus, è stata emessa un’ordinanza urgente che prevede un’ampia disinfestazione dell’area interessata, con un raggio di intervento di 200 metri. Il piano di azione include:
- Rimozione dei focolai larvali e applicazione di trattamenti larvicidi in tutte le aree pubbliche e private considerate a rischio.
- Collaborazione dei cittadini: residenti, amministratori di condominio e operatori commerciali sono chiamati a facilitare l’accesso ai tecnici e a prendere precauzioni, come lo svuotamento dei contenitori d’acqua stagnante e la cura delle aree verdi.
Azioni di controllo e vigilanza
La Polizia Locale, in stretta collaborazione con le autorità sanitarie, sarà responsabile della vigilanza e del rispetto delle disposizioni imposte. È fondamentale che tutti i cittadini cooperino per garantire l’efficacia della disinfestazione e minimizzare i rischi associati al virus.
Situazione epidemiologica: nuovi casi in Friuli Venezia Giulia
Negli ultimi giorni, la situazione epidemiologica è diventata più preoccupante. Oltre al caso di Lignano Pineta, si sono registrati altri quattro casi di Febbre del Nilo Occidentale in Friuli Venezia Giulia:
- Chions: un caso ha portato alla morte un’ottantenne.
- Pasiano di Pordenone: un secondo caso.
- Muzzana del Turgnano: due ulteriori casi confermati.
Cosa fare per prevenire il contagio
Per proteggere se stessi e la propria comunità, è importante adottare misure preventive:
- Eliminare l’acqua stagnante da contenitori all’aperto.
- Mantenere pulite le aree verdi e i giardini.
- Segnalare qualsiasi focolaio di zanzare alle autorità competenti.
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«Non sarà effettuato nessun trattamento disinfestante adulticida straordinario, dopo che il personale di una ditta specializzata incaricata dall’Azienda Sanitaria Universitaria del Friuli Centrale, è intervenuto nella mattina di oggi, martedì 13 agosto, procedendo con l’eliminazione con trattamenti larvicidi, di alcuni focolai individuati in un raggio di 200 metri dall’abitazione di una persona risultata contagiata da West Nile». A renderlo noto è il Vicesindaco di Lignano Sabbiadoro, Manuel Massimiliano La Placa.
«Dalla primavera, unitamente all’avvio dell’attività di contrasto alle zanzare, abbiamo iniziato anche una specifica azione mirata contro la zanzara che trasmette il virus West Nile, con trattamento anti larvale continuo, eventualmente supportato da trattamenti adulticidi, nelle zone maggiormente frequentate dai turisti. Il calendario degli interventi è stato comunicato all’Azienda sanitaria che non ha ritenuto di procedere con interventi di disinfestazione più invasivi, nebulizzando insetticida nell’aria come accaduto in altri Comuni dove si sono verificati altri casi di contagio», specifica La Placa.
L’Amministrazione comunale, ricevuta la comunicazione da parte del Dipartimento di prevenzione dell’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale, del manifestarsi di un caso di malattia da West Nile Virus, trasmessa dalla zanzara Culex pipiens (zanzara comune), ha provveduto all’emissione di un’ordinanza, per fornire indicazioni a tutti i residenti, amministratori condominiali, operatori commerciali, gestori di attività produttive, ricreative, sportive e in generale quanti abbiano effettiva disponibilità di spazi all’aperto entro 200 metri dal sito individuato in via dei Cantieri, affinché copia dell’ordinanza sia affissa negli spazi di ingresso dei corpi scala.
Inoltre viene chiesto di:
– evitare l’abbandono definitivo o temporaneo negli spazi aperti pubblici e privati, compresi terrazzi, balconi e lastrici solari, di contenitori di qualsiasi natura e dimensione nei quali possa raccogliersi acqua piovana;
– procedere, ove si tratti di contenitori non abbandonati bensi sotto il controllo di chi ne ha la proprietà o l’uso effettivo, allo svuotamento dell’eventuale acqua in essi contenuta e alla loro sistemazione in modo da evitare raccolte d’acqua a seguito di pioggia. Diversamente, procedere alla loro chiusura mediante rete zanzariera o coperchio a tenuta o allo svuotamento settimanale sul terreno, evitando l’immissione dell’acqua nei tombini;
– trattare l’acqua presente in tombini, griglie di scarico, pozzetti di raccolta delle acque meteoriche, presenti negli spazi di proprietà privata, ricorrendo a prodotti di sicura efficacia larvicida;
– tenere sgombri i cortili e le aree aperte da erbacce da sterpi e rifiuti di ogni genere e sistemarli in modo da evitare il ristagno delle acque meteoriche o di qualsiasi altra provenienza;
– provvedere, nei cortili e nei terreni scoperti al taglio periodico dell’erba; svuotare le piscine non in esercizio e le fontane o eseguirvi adeguati trattamenti larvicidi;
– sistemare tutti i contenitori e altri materiali (es. teli di plastica) in modo da evitare la formazione di raccolte d’acqua in caso di pioggia;
– stoccare i copertoni, dopo averli svuotati da eventuali raccolte d’acqua al loro interno, al coperto o in contenitori dotati di coperchio o, se all’aperto, proteggerli con teli impermeabili in modo tale da evitare raccolte d’acqua sui teli stessi.
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