Visual marketing, come sfruttarlo con le t-shirt personalizzate

Il visual marketing è una disciplina nata negli anni Sessanta con l’obiettivo di analizzare il rapporto che si instaura tra un oggetto fisico e il contesto in cui quest’ultimo viene collocato. Rappresenta uno dei fondamenti del marketing moderno, in quanto implica l’utilizzo di contenuti visivi a scopo promozionale per sfruttare al massimo le potenzialità della comunicazione non verbale. Quest’ultima, com’è noto, è molto più efficace di quella verbale o scritta; il cervello umano, infatti, è in grado di assimilare e codificare la maggior parte delle informazioni che recepisce sotto forma di immagine.

I fondamenti del visual marketing

Uno dei fondamenti teorici del visual marketing sostiene che, rispetto a ciò che avveniva in passato, la percezione dell’oggetto fisico si è evoluta, cambiando notevolmente. Un tempo, infatti, le prerogative pratico funzionali venivano percepite separatamente da quelle di carattere estetico (che rappresentavano l’aspetto emotivo). L’osservatore moderno, invece, ha una sensibilità diversa, in virtù della quale percepisce tutte le caratteristiche di un oggetto fisico congiuntamente, ossia assimilate in un’unica “immagine”. Di conseguenza, tutti i tratti distintivi di un qualsiasi articolo utilizzabile a scopo di marketing (gadget, accessori e così via) possono assumere una funzione comunicativa e, per estensione, promozionale. È per questo che, al di là dei contenuti visuali, moltissime aziende fanno ancora leva sulla distribuzione di gadget ‘brandizzati’ per promuovere il proprio marchio; lo stesso dicasi per i capi di abbigliamento come, ad esempio, le t-shirt personalizzate. Di seguito, vediamo nel dettaglio come applicare i principi del visual marketing a questo genere di articoli.

La personalizzazione a fini promozionali

Affinché una semplice t-shirt si trasformi in una leva di marketing, è necessario che sia ‘personalizzata’ ma, a differenza di quel che si può pensare, il processo di personalizzazione non implica semplicemente la riproduzione di un logo o un marchio sul fronte o retro della maglietta. Lo sviluppo di un prodotto davvero valido dal punto di vista delle potenzialità promozionali, infatti, presuppone che tutti gli aspetti caratterizzanti del capo d’abbigliamento vengano curati in maniera specifica; non a caso, le aziende si affidano sempre più spesso a specialisti del settore come, ad esempio gli esperti di www.gedshop.it, così da ricevere la consulenza e l’assistenza necessarie per mettere a punto un articolo di qualità.

Gli aspetti che caratterizzano la personalizzazione e che determinano la capacità promozionale di una semplice t-shirt sono molteplici:

• il tessuto utilizzato; poiché la distribuzione di questo capo d’abbigliamento avviene principalmente d’estate, è bene optare per un materiale naturale come il cotone (a discapito delle fibre sintetiche, più economiche ma meno funzionali);
• il confezionamento; una t-shirt destinata ad essere utilizzata come strumento di marketing deve essere confezionata nel miglior modo possibile; la qualità delle finiture e il taglio generale del capo sono di particolare importanza per esaltare il ruolo promozionale dell’indumento;
• la riproduzione del logo o del marchio; a prescindere dalla tecnica utilizzata (stampa, ricamo o altro), il simbolo del brand o dell’azienda deve risultare ben visibile e chiaramente riconoscibile, in maniera tale da contribuire al consolidamento dell’identità visual del marchio.

Perché tutti questi aspetti sono rilevanti ai fini della distribuzione promozionale? La risposta è semplice quanto articolata. Volendo sintetizzare, una t-shirt di qualità, elargita come gadget omaggio, funge un po’ da biglietto da visita per l’azienda in quanto rappresenta materialmente i valori della stessa. Chi riceve una t-shirt personalizzata, infatti, tende a proiettare le caratteristiche dell’oggetto sul marchio, in base ad un meccanismo psicologico inconscio che influisce anche sull’immagine e la reputazione dell’azienda che ha approntato la campagna di distribuzione. Quest’ultima deve essere impostata in base al target di riferimento ed al contesto in cui il distributore e il consumatore vengono a contatto.