Va modificata “la definizione di caso Covid”. Lo dice in un’intervista al Corriere della Sera Luca Zaia, presidente della regione Veneto, che chiede “con il massimo rispetto” al Comitato tecnico scientifico se sia possibile rivedere la classificazione seguendo le indicazioni dell’Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) sui parametri con cui si raccolgono i dati relativi ai contagi.
Oggi “perché un soggetto sia classificato come caso Covid e’ sufficiente che risulti positivo ad un tampone”. Dall’Ecdc, “ci viene proposta un’altra soluzione. Le condizioni devono essere due”, cioè “avere una malattia respiratoria o una sindrome influenzale e, sottolineo e, essere positivo ad un tampone”. Questo vuol dire “che non dobbiamo più considerare gli asintomatici e concentrarci su chi sta davvero male”. Inoltre l’Ecdc “da tempo sostiene che di fronte alla forte circolazione del virus bisogna far ricorso ai tamponi fai da te”. In Germania, Inghilterra e Francia “li consegnano addirittura ai ragazzi che vanno a scuola”.
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