Udine, 29 luglio 2024 – Il Festival dell’Astronomia in Carnia è giunto a una delle sue tappe più attese. Il 10 agosto 2024, a Zuglio, il professor Paolo Molaro dell’INAF – Osservatorio Astronomico di Trieste terrà una conferenza straordinaria che promette di lasciare un segno indelebile nella storia dell’astronomia. L’argomento della serata è la più antica mappa celeste conosciuta al mondo, recentemente scoperta e che ha suscitato un grande interesse nella comunità scientifica internazionale. Questo evento fa parte del “Viaggio Astronomico in Carnia”, un festival che celebra l’astronomia e l’osservazione del cielo attraverso una serie di iniziative culturali e scientifiche che si svolgeranno fino al 19 ottobre 2024.
La scoperta della mappa celeste più antica
La conferenza di Paolo Molaro, intitolata “Mappe stellari scolpite su una pietra protostorica: il primo astronomo?”, si terrà alle 21:00 presso la Polse di Côugnes. Durante l’incontro, il professor Molaro presenterà i dettagli di una scoperta che potrebbe cambiare radicalmente la nostra comprensione della storia dell’astronomia. L’oggetto del dibattito è una mappa celeste scolpita su una pietra rinvenuta nel Carso triestino, un’area ricca di reperti archeologici e di grande interesse storico.
La scoperta è stata effettuata dall’archeologo Federico Bernardini dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, che ha trovato due pietre nel sito di un castelliere protostorico. Una di queste pietre è stata identificata come una possibile mappa celeste, la più antica mai rinvenuta. Questo ritrovamento è di fondamentale importanza perché potrebbe dimostrare che le conoscenze astronomiche non erano solo una prerogativa delle civiltà più recenti, ma che le popolazioni dell’età protostorica avevano già sviluppato sofisticati metodi di osservazione e rappresentazione del cielo.
Il professor Molaro ha collaborato con Bernardini per analizzare i segni presenti sulla pietra. «Una delle pietre è un disco completamente liscio, che potrebbe rappresentare il Sole», spiega Molaro. «L’altra presenta segni fatti dall’uomo, e gli archeologi suggeriscono che questa pietra, posta tra l’altro all’ingresso del castelliere, sia una rappresentazione del cielo notturno». Attraverso un’analisi dettagliata, sono stati identificati 29 segni sulla pietra, che corrispondono a diverse stelle e costellazioni, tra cui Scorpione, Orione, Pleiadi, e Cassiopea.
Tuttavia, c’è un segno particolare, il 29esimo, che ha suscitato grande interesse e dibattito tra gli studiosi. Molaro e il suo team hanno ipotizzato che questo segno possa rappresentare una supernova o una stella che era presente nel cielo dell’epoca ma che ora non esiste più. Questo elemento misterioso aggiunge ulteriore fascino alla scoperta e solleva nuove domande sull’evoluzione delle conoscenze astronomiche nelle epoche antiche.
Il Festival dell’Astronomia in Carnia: un viaggio tra stelle e cultura
Il festival di quest’anno è un evento di grande rilevanza che celebra l’astronomia e l’osservazione del cielo attraverso una serie di iniziative culturali e scientifiche. Il “Viaggio Astronomico in Carnia” offre una vasta gamma di attività, dalle conferenze scientifiche alle osservazioni astronomiche, passando per visite a siti storici e naturalistici, installazioni artistiche e performance site-specific. L’iniziativa è promossa dal Comune di Arta Terme, dal Dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi di Trieste, e dal Collettivo L’Amalgama.
Il progetto è realizzato con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, dell’Università degli Studi di Trieste – Dipartimento di Fisica, e del Comune di Arta Terme, con la collaborazione di altre istituzioni e associazioni locali come l’INAF di Trieste, il Comune di Zuglio, e la Fondazione Polse di Côugnes. Questa rete di collaborazioni consente di offrire una serie di eventi e attività che spaziano dalla scienza alla cultura, creando un’esperienza unica per i partecipanti.
Gli appuntamenti principali del festival
Il Festival dell’Astronomia in Carnia offre una serie di eventi imperdibili che si svolgeranno nei prossimi mesi. Ecco alcuni degli appuntamenti principali:
- Sabato 10 agosto, ore 21:00: La conferenza “Mappe stellari scolpite su una pietra protostorica: il primo astronomo?” con il professor Paolo Molaro presso la Polse di Côugnes. L’evento sarà seguito da un’osservazione astronomica del cielo, un’occasione per ammirare le stelle e mettere in pratica le conoscenze apprese durante la conferenza.
- Sabato 14 settembre, ore 21:00: “Il cielo variabile: esplorando le frontiere dell’astrofisica contemporanea” con il professor Francesco Longo, docente di Fisica sperimentale presso l’Università degli Studi di Trieste e INFN-Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Trieste. Questa conferenza esplorerà le ultime scoperte e teorie nell’ambito dell’astrofisica, offrendo uno sguardo approfondito sulle dinamiche dell’universo.
- Sabato 19 ottobre, ore 21:00: “Viaggio nel lato oscuro dell’universo: da Einstein a Euclide” con il professor Stefano Borgani, capogruppo di ricerca presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Trieste e affiliato all’INAF. Questo incontro si concentrerà sui misteri dell’universo, dall’oscurità della materia e dell’energia oscura fino alle teorie di Einstein e Euclide.
- Dal 14 al 18 ottobre: Settimana didattica astrofisica con laboratori tematici per gli alunni delle scuole elementari di Arta Terme e Paluzza. Le attività includono sfere celesti giganti, esperienze immersive di osservazione con visori VR a cura dell’INAF, e laboratori di luce stellare con Alberto Biasutti. Durante questa settimana, gli studenti avranno l’opportunità di esplorare il cielo e apprendere concetti di astronomia attraverso esperienze pratiche e interattive.
Un’occasione per tutti
Il Festival dell’Astronomia in Carnia non è solo un’opportunità per gli appassionati di astronomia di approfondire le loro conoscenze, ma anche per il pubblico generale di avvicinarsi alla scienza e alla cultura attraverso eventi interattivi e coinvolgenti. La possibilità di partecipare a conferenze con esperti di fama internazionale e di osservare il cielo con telescopi professionali rende il festival un evento imperdibile per chiunque sia interessato all’astronomia e alla scoperta dell’universo.
Per chi desidera partecipare agli eventi, è consigliabile prenotare in anticipo. Le prenotazioni possono essere effettuate contattando Caterina Bernardi al numero 329.8161045. La partecipazione alle conferenze e alle osservazioni astronomiche è gratuita, ma i posti possono essere limitati, quindi è importante prenotare il prima possibile per assicurarsi un posto.
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