A2a presenta il suo nuovo piano strategico per il periodo 2024-2035, con dividendi in aumento del 4% all'anno

A2a rinnova il piano strategico 2024-2035

A2a ha presentato il suo nuovo piano strategico per il periodo 2024-2035, confermando un investimento complessivo di 22 miliardi di euro. Di questi, 6 miliardi saranno destinati all'economia circolare e 16 miliardi alla transizione energetica. L'obiettivo finale è raggiungere nel 2035 un Ebitda di 3,3 miliardi di euro e un utile netto superiore a 1 miliardo di euro. La nuova politica dividenti prevede una crescita annua del 4% rispetto al 3% previsto nel piano precedente del marzo 2024.

Il CEO di A2a, Renato Mazzoncini, ha dichiarato: "Guardiamo al 2035 con un Piano che coniuga generazione di valore sostenibile, decarbonizzazione, innovazione e contributo all’autonomia energetica del Paese. Sono scelte strategiche che indirizzano i nostri business e trovano conferma nel Rapporto Draghi per il rilancio della competitività europea."

Il Gruppo A2a si propone di mantenere i principali obiettivi industriali, tra cui 3,4 miliardi di euro di Rab nelle reti elettriche, 5,7 Gw di capacità da fonti rinnovabili e oltre 7 milioni di tonnellate di rifiuti trattati entro il 2035. Questo percorso di trasformazione industriale comporterà un incremento degli investimenti annui da 0,8 miliardi di euro medi nel periodo 2018-20 a 1,8 miliardi di euro medi nel 2031-35.

Inoltre, A2a proporrà alla prossima Assemblea degli Azionisti un Piano di Azionariato Diffuso per coinvolgere i dipendenti nel percorso di crescita dell’azienda.

Dopo una revisione dei risultati dei primi nove mesi, A2a ha aumentato le previsioni per l'intero esercizio 2024, prevedendo un Ebitda tra 2,28 e 2,32 miliardi di euro e un utile netto tra 0,80 e 0,82 miliardi di euro. Questo grazie alle performance positive delle business unit Generazione & Trading e Mercato.

A2a ha chiuso i primi nove mesi del 2024 con una posizione finanziaria netta di 4.011 milioni di euro, in calo rispetto al 31 dicembre 2023. Il risultato operativo netto è cresciuto del 56%, raggiungendo 1.070 milioni di euro grazie all'aumento del margine operativo lordo.

Gli oneri finanziari netti sono diminuiti, mentre le imposte si sono attestate a 286 milioni di euro, con un tax rate del 29%. Il margine operativo lordo è aumentato del 33% rispetto al 2023, raggiungendo 1.804 milioni di euro.