Speleologo bloccato nell'Abisso Paperino a 40 metri di profondità: chiamati anche i soccorritori trentini
Abisso Paperino, anche il Soccorso Alpino Trentino nel salvataggio di uno speleologo ferito. Operazioni complesse in profondità.
Samuele Meton
ORMEA (CUNEO) – Anche il Soccorso Alpino e Speleologico Trentino è stato coinvolto nelle operazioni di salvataggio all’interno dell’Abisso Paperino, nel comune piemontese di Ormea, dove un uomo ha riportato un grave trauma cranico in seguito alla caduta di rocce mentre esplorava la grotta insieme ad altri speleologi.
Tecnici speleologici da tutta Italia
L’incidente si è verificato nel pomeriggio di domenica 20 luglio. Immediatamente, una cinquantina di tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico provenienti da Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Trentino, Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Umbria, hanno preso parte alle operazioni di recupero. Dal Trentino sono partiti due tecnici specializzati, tra cui uno disostruttore, per collaborare nell’allargamento dei passaggi più stretti della grotta.
L’intervento in profondità
L’infortunato, bloccato a circa 40 metri di profondità, è stato raggiunto dai soccorritori che hanno montato una tenda riscaldata per garantirgli protezione e assistenza. Grazie a un cavo telefonico, è stato possibile mantenere un collegamento costante con il campo base all’esterno. Gran parte delle operazioni si è concentrata sulla disostruzione di tre strettoie tramite l’utilizzo di esplosivi, per permettere il passaggio della barella e il trasporto in sicurezza verso l’uscita.
Condizioni stabili in attesa del recupero
Le condizioni dello speleologo rimangono stabili: al momento è impossibilitato a muoversi autonomamente, ma riceve assistenza continua all’interno della grotta. I soccorritori sono ancora al lavoro per completare l’allargamento dei passaggi e consentire il recupero in sicurezza, operando in turni coordinati fino alla superficie.
