Nell’ultima serata del ciclo “Archeologia di sera 2020”, in programma martedì 1 settembre alle 20.30 nella sala conferenze del Museo Civico d’Antichità J. J. Winckelmann (via della Cattedrale 15), si concluderanno gli eventi di divulgazione dedicati alle grotte del Friuli Venezia Giulia con la presentazione del C.R.I.G.A., il Catasto Ragionato Informatico georiferito delle Grotte Archeologiche della Regione Friuli Venezia Giulia. Il sistema a breve sarà ampliato a tutta la regione e inserito nel Catasto Speleologico Regionale, gestito dalla Regione Autonoma FVG e accessibile a tutti.
Le grotte, e quelle del Friuli Venezia Giulia non fanno eccezione, da sempre hanno attirato uomini e animali. Sono state usate come rifugio, stalla, luogo di sepoltura e di culto dal Paleolitico in poi: solo nel Carso triestino sono almeno 180, stando ai risultati di studi interdisciplinari che riuniscono e analizzano criticamente dati derivanti da esplorazioni speleologiche, scavi archeologici, fonti storiche ed etnografiche. Proprio questi risultati sono confluiti nel C.R.I.G.A. (http://www.units.it/criga). Nel corso della serata, organizzata nell’ambito del Science in the City Festival di ESOF2020, dall’Università e il Comune di Trieste e dal Science and Technology for Cultural Heritage Centre in collaborazione con la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia (Servizio geologico – Direzione centrale, Ambiente ed Energia, Civici Musei di Udine), sarà proposta una tavola rotonda dal titolo “Speleologia e archeologia in rete. La banca dati delle grotte del Friuli Venezia Giulia, dalla preistoria a oggi”, cui parteciperanno gli esperti che hanno avviato e portano avanti il progetto C.R.I.G.A.: Manuela Montagnari, docente di Preistoria e protostoria dell’Università di Trieste, Franco Cucchi, già docente di Geologia applicata all’Università di Trieste, Luca Zini docente di Geologia applicata di UniTs, Stefano Furlani, docente di Geografia Fisica e Geomorfologia di UniTs e coordinatore di SCICC – SCIence and technology for Cultural heritage Center, che ha formalmente presentato il progetto per ESOF – Science in the City Festival; Marzia Vidulli, conservatore del Museo Civico di Antichità “J.J. Winckelmann”; Deborah Arbulla, conservatore del Civico Museo di Storia Naturale di Trieste; Paola Visentini, responsabile del Museo Archeologico di Udine e Giuseppe Muscio, direttore del Museo Friulano di Storia Naturale di Udine. Per partecipare all’incontro non è necessaria la prenotazione, l’ingresso è libero fino a esaurimento dei posti disponibili. Per maggiori informazioni: www.museoantichitawinckelmann.it, tel. 040-310500 o e-mail museowinckelmann@comune.trieste.it.
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