L’assessore a Udine si impegna per la collaborazione con i sindaci nella definizione delle aree per impianti fotovoltaici
La nuova norma regionale per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili
Il pomeriggio di oggi a Udine, l’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente, Fabio Scoccimarro, ha incontrato una delegazione dell’Anci regionale per discutere degli aspetti tecnici legati alla legge regionale 2 del marzo 2025. Questa normativa disciplina l’installazione di impianti fotovoltaici nei terreni agricoli dei territori comunali.
Scoccimarro ha sottolineato l’importanza della collaborazione dei sindaci nella trasmissione dei Piani regolatori e nell’allineamento alle nuove perimetrazioni previste dalla legge. La Regione è pronta a supportare i Comuni con ogni tipo di assistenza tecnica e amministrativa nella predisposizione dei piani necessari per definire le aree idonee o non idonee all’installazione di impianti a fonti rinnovabili.
La normativa regionale rappresenta un primato per il Friuli Venezia Giulia, essendo la prima Regione in Italia ad aver approvato una legge sulle aree idonee e non idonee senza essere impugnata dal Governo nazionale. Scoccimarro ha informato che il decreto ministeriale che ha dato origine alla norma è stato in parte dichiarato illegittimo, e gli uffici regionali stanno valutando le implicazioni di questa decisione.
Nonostante ciò, la Regione ha un obiettivo di produzione da fonti rinnovabili pari a 1,96 Gw entro il 2030, seguendo i target nazionali ed europei. Questi obiettivi richiedono una pianificazione attenta e il coinvolgimento di tutti i livelli istituzionali, in particolare dei Comuni.
Durante l’incontro è stato spiegato che alcuni Comuni sono esenti dall’obbligo di accogliere nuovi parchi fotovoltaici in aree agricole, a meno che non si tratti di impianti agrivoltaici evoluti. La legge regionale prevede un limite del 3% dell’area agricola comunale per questo tipo di impianti, e per calcolare questo limite sono necessari piani aggiornati da parte dei municipi.
La Regione si offre di supportare i Comuni con il supporto degli uffici per garantire l’applicazione corretta della normativa. L’assessore ha sottolineato l’importanza della collaborazione dei sindaci per il successo di questa legge.
Un aspetto chiave è la cartografia, che distingue le aree idonee (parzialmente disponibili e aggiornabili automaticamente) dalle aree non idonee, che richiedono l’approvazione della Giunta regionale dopo i passaggi nei consigli locali e in Commissione consiliare. Le aree non idonee saranno pubblicate per 30 giorni per permettere la presentazione di eventuali osservazioni.