Autorizzata in Veneto la vendita d’asporto nei pubblici esercizi

Sonostate fondamentali due lettere indirizzate ai vertici della Regione del Veneto indata 16 aprile e 23 aprile per fare breccia ed ottenere l’agognato risultato difar riaprire i pubblici esercizi e l...

24 aprile 2020 16:52
Autorizzata in Veneto la vendita d’asporto nei pubblici esercizi -
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Sono
state fondamentali due lettere indirizzate ai vertici della Regione del Veneto in
data 16 aprile e 23 aprile per fare breccia ed ottenere l’agognato risultato di
far riaprire i pubblici esercizi e le attività artigianali almeno per l’attività
d’asporto del cibo, come panini, tramezzini, pizze, pasti, dolci e gelati.

«E’
palpabile la soddisfazione per questo risultato in casa APPE e FIPE Veneto –
dichiara il Segretario Filippo Segato – si è aperto così un piccolo spiraglio
che, assieme alle consegne a domicilio, può contribuire a dare una piccola
boccata d’ossigeno ad un settore massacrato, forse il più penalizzato di tutti,
assieme ad alberghi e turismo. Peraltro, la facoltà
di vendita d’asporto è già operativa anche in Toscana ed in Abruzzo, ed è stata
concessa in molti importanti Paesi europei, tra cui Francia, Germania,
Danimarca, Regno Unito, Irlanda, Svizzera, Turchia e Olanda».

«La vendita per asporto – sottolinea Segato – va anche a
colmare una disparità di trattamento nei confronti di similari attività,
considerando che, in pratica, i panifici, gli esercizi di vicinato del settore
alimentare, ma anche i supermercati, vendono per asporto piatti pronti, pizze, panini
e quant’altro: l’estensione di tale possibilità anche ai pubblici esercizi, naturalmente
nel rispetto delle medesime regole, consente di suddividere i clienti in più
attività e, di conseguenza, di ridurre gli assembramenti che spesso si vedono
al di fuori delle suddette attività commerciali».

«Ringrazio
di cuore l’assessore regionale allo sviluppo economico Roberto Marcato – fa
sapere Federica Luni, Dirigente dell’Associazione Provinciale Pubblici Esercizi
e portavoce dei pasticcieri di Padova e provincia – per averci ascoltato e
compreso fin da subito l’importanza della concessione del take-away anche per
le pasticcerie e le gelaterie. Avevamo scritto persino al Premier Conte per
chiedere la logica estensione della vendita dei nostri prodotti dolciari,
concessa invece solo ad altre tipologie come panifici e supermercati».

«Le pasticcerie sono una
categoria in via d’estinzione, spesso assimilate a bar ma che in realtà sono
l’evoluzione naturale di negozi alimentari, artigiani, con prodotti da forno –
spiega Federica Luni  –siamo sempre stati
convinti che la nostra chiusura fosse stata una svista. Devo ammettere che l’assessore
Marcato si è subito reso disponibile a perorare la nostra causa, ma ci siamo
dovuti scontrare con ordinanze, decreti e competenze territoriali».

«Questa deroga per il nostro
settore deve essere vista come un grande primo passo verso la normalità –
conclude Luni – è vero che rimangono la preoccupazione verso le difficoltà che
incontreremo e l’incertezza del futuro, ma le serrande alzate dei nostri negozi
e ristoranti sono un grande segnale di speranza che “andrà tutto bene”».

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