Trieste, 6 marzo – La riapertura dell’autostrada A23 Udine-Tarvisio, interessata stamattina dal distacco di un masso di piccole dimensioni nel tratto che attraversa il Comune di Amaro, è avvenuta poco dopo le 13. La caduta del masso è stata fortunatamente assorbita dalle reti paraschegge, evitando danni materiali. Nonostante ciò, l’importante arteria è stata temporaneamente chiusa per consentire ai tecnici di approfondire la natura del fenomeno e prevenire distacchi più significativi. Dopo il sopralluogo, la circolazione è tornata alla normalità. L’assessore alle Infrastrutture e al Territorio, Cristina Amirante, ha sottolineato l’efficacia del sistema di monitoraggio in situazioni di emergenza come questa.
Amirante ha ricordato che simili sistemi sono stati installati anche per monitorare le frane di Clauzetto e Pala Barzana, mentre per il controllo della situazione a Passo Monte Croce Carnico sono attivi sensori appositi per prevenire eventi simili a quello verificatosi stamattina.
Il tratto della A23 Udine-Tarvisio compreso tra Pontebba e Carnia, in direzione Udine, è stato chiuso al traffico intorno alle 7:30 come misura precauzionale. Il sistema di monitoraggio installato nel 2024, dopo un precedente distacco di massi rocciosi, ha rilevato valori di movimento e velocità che hanno fatto scattare l’allarme, portando alla decisione di bloccare il traffico al km 67 con un impianto semaforico che obbligava le auto a uscire in direzione Udine al casello di Pontebba.
Queste misure sono state adottate in collaborazione con la Polizia stradale e il Comune di Amaro per garantire la massima sicurezza degli automobilisti in transito e per consentire un’indagine approfondita sull’accaduto.
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