Pedaggi fermi nel 2026 a Nordest: «nessun aumento e maxi investimenti sulla A4»

Autostrade Alto Adriatico: nessun aumento pedaggi 2026. PEF da 1,895 mld per A4 e manutenzioni, tariffe ferme dal 2018.

10 dicembre 2025 11:40
Pedaggi fermi nel 2026 a Nordest: «nessun aumento e maxi investimenti sulla A4» -
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Nel pomeriggio di martedì 9 dicembre la Società Autostrade Alto Adriatico ha inviato una lettera al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per ribadire che non verrà richiesto alcun incremento tariffario dei pedaggi per l’anno 2026 sulla rete in concessione. Una scelta formalizzata per iscritto e coerente con l’aggiornamento del Piano Economico Finanziario (PEF) e del Piano Finanziario Regolatorio, documenti approvati dal Consiglio di Amministrazione e già trasmessi al Mit a fine luglio 2024, poi ripresentati a settembre di quest’anno e tuttora in iter di approvazione.

Investimenti programmati e obiettivi

Il PEF mette a terra un pacchetto di investimenti pari a 1 miliardo 895 milioni di euro per opere da realizzare lungo tutto l’arco concessorio fino al 2053. Il capitolo più rilevante riguarda il completamento della terza corsia dell’autostrada A4, con un tassello decisivo: gli 870 milioni di euro del quadro economico per il tratto San Donà di Piave–Portogruaro, aggiudicati la scorsa estate. La strategia è chiara: potenziare la capacità dell’asse autostradale e incrementare la sicurezza nei punti più congestionati, accompagnando la crescita dei flussi di traffico con infrastrutture adeguate.

Impatti dei prezzi e manutenzioni straordinarie

Il PEF recepisce l’incremento dei costi registrato negli ultimi anni, con una maggiore spesa per investimenti di circa 600 milioni di euro legata al rincaro dei materiali da costruzione, fenomeno esploso in particolare dalla seconda metà del 2021, quando fu sottoscritto l’ultimo aggiornamento del piano economico finanziario dell’Accordo di Cooperazione. A ciò si aggiunge la previsione, nell’arco dei prossimi 30 anni, di nuovi investimenti di manutenzione straordinaria per circa 370 milioni di euro: interventi mirati alla ricostruzione delle opere d’arte più datatecavalcavia e ponti – e al mantenimento di standard di sicurezza elevati su tutta la rete.

Nessun rincaro nel 2026: la posizione della società

Nonostante l’entità del programma di opere, Autostrade Alto Adriatico ha scelto di non richiedere alcun rincaro tariffario per il 2026. «Si tratta di una scelta coraggiosa, in decisa controtendenza rispetto al mercato di riferimento e al riconoscimento dell’indennizzazione dell’inflazione, ma in linea con il raggiungimento dei nostri equilibri economico-finanziari e soprattutto nella chiara direzione di favorire le realtà economiche locali e gli stessi lavoratori e famiglie», afferma il Presidente avv. Marco Monaco. Un indirizzo industriale che punta a tutelare la competitività del territorio e a sterilizzare impatti immediati su imprese e pendolari, mentre proseguono le attività progettuali e i cantieri.

Tariffe ferme dal 2018

La società ricorda che i pedaggi sulla rete di competenza non subiscono aumenti dal 2018, anno in cui si registrò l’ultimo ritocco, contenuto e pari all’1,88%. In altre parole, a fronte di un piano opere che guarda al 2053, l’indirizzo per il prossimo anno resta quello di mantenere invariate le tariffe, preservando prevedibilità per utenti e operatori logistici e concentrando le risorse sulla realizzazione delle infrastrutture e sulla manutenzione delle opere esistenti.

Le prossime tappe

Con il PEF e il Piano Finanziario Regolatorio in fase di approvazione, la pianificazione proseguirà lungo due binari complementari: cantierizzazione delle opere prioritarie – a partire dalla terza corsia A4 – e programmazione delle manutenzioni straordinarie su viadotti e opere d’arte più datate. Il tutto senza variare i pedaggi nel 2026, come ribadito nella comunicazione ufficiale indirizzata al Mit, in un quadro che mira a contemperare investimenti, sostenibilità economica e tutela degli utenti.

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