"No alla strage degli agnelli": affisso striscione in zona strategica

GRIGNO (TN) - In vista delle festività pasquali, il movimento Centopercentoanimalisti ha lanciato una nuova protesta contro l’uccisione degli agnelli per il consumo delle carni, una pratica tradizionale che, secondo gli attivisti, va contro il messaggio di vita e resurrezione della Pasqua. Martedì 15 aprile, alcuni membri del movimento hanno affisso degli striscioni in punti strategici, tra cui la stazione di Grigno, una zona tradizionalmente legata all’allevamento di animali destinati alla macellazione.

La protesta contro la tradizione pasquale

Gli attivisti evidenziano come la Pasqua, celebrata come la festa della resurrezione di Gesù Cristo, sembri contraddire il suo stesso messaggio con il massacro di centinaia di migliaia di agnelli. "Un'azione che non solo è anacronistica ma va contro gli insegnamenti di Cristo", hanno dichiarato i membri di Centopercentoanimalisti. Secondo il movimento, il consumo di carne di agnello e capretto durante le festività pasquali è in calo, ma è necessario un impegno maggiore per fermare completamente questa tradizione cruenta.

Un messaggio di sensibilizzazione nelle zone di allevamento

La scelta di Grigno come luogo per affiggere uno degli striscioni non è casuale: la località è nota per la presenza di numerosi allevamenti di pastori. Gli attivisti mirano a sensibilizzare non solo i residenti ma anche i numerosi passeggeri della stazione, invitandoli a riflettere sulla pratica dell’uccisione degli agnelli in occasione della Pasqua. La protesta si inserisce in un più ampio movimento animalista che da anni chiede la fine di queste tradizioni in favore di un approccio più etico e rispettoso della vita animale.