Intervista ad Andrea Longhi: “Il Brand Positioning è l’asset strategico più sottovalutato dalle aziende italiane”
Andrea Longhi è uno dei massimi esperti italiani di marketing B2B e brand positioning. Professore universitario a contratto, autore del libro “Il Futuro del Marketing B2B”, CEO di NEXUS Marketing B2B Lab e ideatore di PREDYCTO.ai, è riconosciuto come un p
Dott. Longhi, partiamo dalle basi: cosa significa davvero “Brand Positioning”?
Il brand positioning non è uno slogan, né un piano social. È la posizione unica e rilevante che un brand occupa nella mente del suo pubblico, rispetto ai competitor.
È la risposta alla domanda: “Perché dovrebbero scegliere te, e non un altro?”
Un posizionamento chiaro guida tutte le decisioni aziendali: dalla comunicazione ai prezzi, dal packaging alla rete vendita. Quando manca, ogni scelta diventa confusa, incoerente e spesso inefficace.
È un tema per le grandi aziende o riguarda anche le PMI?
Lo dico chiaramente: il posizionamento è fondamentale per tutte le aziende, anche (e soprattutto) per le PMI.
In un mercato saturo, non vince chi fa tutto, ma chi significa qualcosa di preciso per qualcuno di preciso.
Se non hai un posizionamento distintivo, sei solo un nome in mezzo a mille. E il mercato, quando non sa scegliere, sceglie il più economico. Ecco perché senza brand positioning finisci nella guerra del prezzo.
In che modo si costruisce un posizionamento vincente?
Serve metodo, non creatività. Il nostro approccio – validato in decine di progetti – si basa su cinque step:
- Analisi del mercato e della percezione attuale
- Studio dei competitor e della mappa di posizionamento
- Definizione della proposta di valore unica (USP)
- Creazione dello statement di posizionamento
- Allineamento di identità visiva, contenuti e azioni commerciali
Il posizionamento non è una dichiarazione: è una coerenza totale tra ciò che dici, ciò che fai e ciò che il mercato percepisce.
Quali sono gli errori più comuni che vede nelle aziende italiane?
Tre su tutti:
- Voler piacere a tutti: il posizionamento richiede una scelta. Se vuoi essere tutto per tutti, non sei niente per nessuno.
- Comunicare prodotti, non significati: i brand forti non vendono “cose”, ma identità, valori e trasformazioni.
- Saltare subito alla pubblicità: investono in visibilità prima di chiarire cosa devono comunicare. È come alzare il volume di una radio senza sintonia.
Quali sono i benefici concreti per chi ha un buon posizionamento?
Un brand posizionato:
- Attira clienti in target, disposti a pagare di più.
- Riduce la competizione diretta, perché si muove su un piano differente.
- Guida la strategia di marketing, rendendola più efficiente e coerente.
- Aumenta il valore percepito e la marginalità.
In una parola: fa crescere l’azienda, anche quando il mercato si contrae.
Qual è la differenza tra posizionamento e brand identity?
Spesso vengono confusi. Il posizionamento è il significato che vuoi occupare nella mente del cliente.
La brand identity è come comunichi quel significato – visivamente, verbalmente, emotivamente.
Il primo è strategia, la seconda è esecuzione. Se non c’è una strategia di posizionamento dietro, la brand identity è solo un bel vestito senza personalità.
Un consiglio finale per chi vuole iniziare?
Smettete di chiedervi “cosa comunichiamo oggi su Instagram?” e iniziate a chiedervi:
“Qual è il posizionamento strategico che vogliamo costruire nei prossimi 3 anni?”
È da lì che si costruiscono i brand iconici. E i risultati duraturi.
Per approfondire il tema potete trovare più informazioni sul dott. Longhi qui; www.nexusmarketinglab.com