Quando si parla di burocrazia fiscale, nel nostro paese, si fa riferimento ad un argomento particolarmente complesso e ricco di sfaccettature, vista la miriade di regole e obblighi in grado di variare in funzione delle circostanze personali e patrimoniali dei singoli cittadini. Tra questi, la gestione delle imposte sulle proprietà rappresenta un carattere cruciale, che richiede una conoscenza particolarmente approfondita di normative e strumenti utili a adempiere agli obblighi fiscali suddetti. Ogni immobile, terreno o proprietà, del resto, tende a rientrare in un quadro particolarmente articolato, all’interno del quale fattori come la destinazione d’uso, il valore catastale e la posizione geografica definiscono specifici oneri tributari. Tra le imposte più rilevanti possiamo trovare l’IMU, ossia l’imposta municipale propria. Questa tassa è stata introdotta per il finanziamento delle amministrazioni locali ed interessa le proprietà di beni immobili, eccetto le abitazioni principali che ne sono esenti. Comprendere la funzione dell’IMU e i criteri su cui si basa questa imposta è necessario per poter rispettare i doveri fiscali e non incorrere in eventuali fattispecie avverse. Scopriamo, nelle prossime righe, tutto quello che serve sapere sul calcolo dell’IMU e sui documenti necessari per poterlo fare.
I documenti necessari al calcolo dell’IMU 2024: ecco cosa serve sapere al riguardo
Per effettuare il calcolo IMU 2024 in maniera corretta, è necessario disporre dei documenti giusti, in maniera tale da poter attingere a tutte le informazioni necessarie per poter determinare l’importo dovuto. Tra i principali documenti da avere a disposizione per il calcolo dell’imposta in oggetto, troviamo sicuramente la visura catastale aggiornata. La consultazione patrimonio catastale è uno step necessario per poter definire l’importo finale dell’imposta, fornendo dati fondamentali come la rendita, la categoria dell’immobile, la superficie e l’ubicazione delle varie proprietà. Questi elementi risultano indispensabili per poter calcolare la base imponibile dell’imposta.
Non solo, è anche importante essere in possesso degli atti di proprietà, dei contratti di compravendita, di donazione o successione, essendo importanti per dimostrare il possesso dell’immobile e le eventuali variazioni nel corso dell’anno fiscale. Ancora, qualora fosse pertinente, è bene attingere al certificato di residenza, in maniera da verificare se l’immobile è destinato ad un utilizzo come abitazione principale o meno. Nel primo caso sarebbe esente dal pagamento IMU. Inoltre, occorre consultare tutte le dichiarazioni e i certificati che attestano il diritto a riduzioni, come immobili locati a canone concordato o ceduti in uso gratuito a membri della famiglia. Infine, controllare gli estratti di pagamento consente di evitare errori nella dichiarazione o nel pagamento degli acconti.
Come calcolare IMU 2024: i vari step della procedura
Il calcolo IMU 2024 richiede di seguire una serie di passaggi ben definiti utili ad ottenere un risultato quanto più accurato possibile. La prima cosa da fare quando si redige un simile documento se non si decide di rivolgersi ad un commercialista esperto riguarda il calcolo di una base imponibile che parte dalla rendita catastale dell’immobile, reperibile nella visura. Successivamente, si procede con l’applicazione delle aliquote stabilite dal comune, in grado di variare in funzione del tipo di immobile e del comune di residenza.
È importante anche fare riferimento alle possibili agevolazioni che possono interessare la casa, specie nel caso di abitazioni locate a canone concordato o cedute in comodato d’uso a parenti, in maniera tale da poter ridurre il costo dell’imposta. Occorre, inoltre, puntualizzare che il pagamento dell’IMU è divisibile in rate, un acconto da pagare entro giugno e un altro entro dicembre. Infine, si effettua il pagamento tramite modello F24 o bollettino postale, così da indicare il codice tributo in relazione al tipo di immobile.