Si è svolta oggi a Sappada la prima domenica del Plodar Vosenocht, il Carnevale Sappadino. L’incantevole borgata di Cima Sappada, come da tradizione, ha accolto la prima delle tre domenica di festa carnevalesca, quella dei poveri, Pèttlar Sunntach. Alle 14.30 si sono ritrovate nella piazzetta, cuore dell’antico borgo, decine di maschere, che, a gruppetti di tre o quattro, hanno inscenato divertenti gag.
Chi faceva la parodia di qualche cantante di Sanremo, chi, con il cartello affisso in fronte di venditore ambulante, provava a piazzare ai turisti improbabili capi di biancheria intima ai malcapitati, chi si proponeva come badante con varie formule collaborative e tutti in rigorosi costumi dell’antica civiltà contadina, alcuni dei quali originali dell’800, con il volto coperto da una maschera lignea e con la voce il falsetto a schernire i turisti che, in centinaia, hanno affollato al piazzetta di Cima Sappada.
Allietati dalla musica dei Plodar Kryner, gli ospiti hanno anche potuto degustare i dolcetti tipici del carnevale sappadino e qualche bibita calda offerti dal comitato carnevalesco sappadino. Il Plodar Vosenocht, che da marzo del 2024 fa parte delle Mascherate Arcaiche Dolomitiche, per le quali è stata chiesta la candidatura patrimonio dell’UNESCO, ritornerà con il suo secondo appuntamento di festa, domenica prossima con la giornata dedicata ai contadini.
Soddisfazione per il grande afflusso di pubblico è stata espressa dall’assessore al turismo di Sappada Silvio Fauner presente alla festa e che ha commentato “L’amministrazione è grata al Comitato Carnevale Sappada e l’associazione Plodar per il grande lavoro che conducono nel mantenere vive le tradizioni locali e rendere partecipi i turisti che dimostrano sempre una crescente attenzione alle manifestazioni legate alla storia e cultura locali”.