Cecilia Sala imprigionata a Evin, come Alessia Piperno

Il carcere di Evin: una storia di detenzioni arbitrarie e abusiIl carcere di Evin, situato ai piedi delle montagne a nord di Teheran, è noto per le detenzioni arbitrarie, le torture fisiche e psicolog...

28 dicembre 2024 06:36
Cecilia Sala imprigionata a Evin, come Alessia Piperno -
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Il carcere di Evin: una storia di detenzioni arbitrarie e abusi

Il carcere di Evin, situato ai piedi delle montagne a nord di Teheran, è noto per le detenzioni arbitrarie, le torture fisiche e psicologiche e gli abusi che si protraggono da decenni. La giornalista italiana Cecilia Sala è attualmente rinchiusa in questa struttura, che ha una superficie di 43 ettari.

La storia del carcere di Evin

Aperto nel 1972 e gestito inizialmente dalla Savak, la polizia segreta del regime dell'ultimo Shah, Mohammad Reza Pahlavi, il carcere di Evin ha sempre ospitato oppositori politici e dissidenti. Con l'avvento della rivoluzione islamica guidata da Ruhollah Khomeini, il carcere ha visto l'incarcerazione di filo-monarchici e oppositori del nuovo regime.

Secondo Human Rights Watch, uno dei periodi più bui della storia di Evin è stato l'estate del 1988, quando migliaia di detenuti furono giustiziati in seguito a processi sommari. Durante le rivolte antigovernative del 2009, molti giovani contestatori dell'Onda Verde furono detenuti nel carcere.

La sezione 209 del carcere, sospettata di essere gestita dal ministero dell'Interno, è conosciuta per essere particolarmente dura nei confronti dei detenuti. Si racconta che in questo settore, i prigionieri vengano bendati e portati in un seminterrato con novanta celle disposte su più file. La luce rimane accesa costantemente e le condizioni di vita sono estreme, con abusi e violenze che avvengono quotidianamente.

Nel corso degli anni, molti noti dissidenti e cittadini con doppia nazionalità sono stati rinchiusi a Evin, tra cui il regista Jafar Panahi, la cittadina britannico-iraniana Nazanin Zaghari-Ratcliffe, l'attivista Narges Mohammadi e l'avvocata per i diritti umani Nasrin Sotoudeh. Anche la giovane romana Alessia Piperno è stata detenuta a Evin, venendo arrestata a Teheran nel settembre 2022 e rilasciata due mesi dopo. Durante il suo periodo di detenzione, un incendio scoppiato nel carcere ha causato la morte di diversi detenuti.

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