Celebrazioni della Fieste de Patrie dal Friûl a Sacile: storia, identità e futuro

Sacile, la storia e la cultura friulane celebrate in occasione della 48ma edizione della Fieste de Patrie dal FriûlSacile è stata scelta come simbolo quest'anno per un motivo storico di grande rilevan...

06 aprile 2025 14:29
Celebrazioni della Fieste de Patrie dal Friûl a Sacile: storia, identità e futuro -
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Sacile, la storia e la cultura friulane celebrate in occasione della 48ma edizione della Fieste de Patrie dal Friûl

Sacile è stata scelta come simbolo quest'anno per un motivo storico di grande rilevanza, ancora poco conosciuto: la promulgazione delle Constitutiones Patriae Fori Iulii nel lontano 1366, per volere del patriarca Marquardo di Randeck. Questo codice giuridico friulano rimase in vigore fino al 1797, considerato all'avanguardia per l'epoca. Il Parlamento della Patria del Friuli, uno dei più antichi e longevi d'Europa, si distingueva per la presenza non solo di nobili e ecclesiastici, ma anche dei rappresentanti dei Comuni. Tra le norme innovative di questa codificazione spiccavano quelle riguardanti il ruolo delle donne, a cui venivano riconosciuti diritti e protezioni impensabili per l'epoca, anticipando di secoli i tempi.

Il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia ha sottolineato questo concetto durante le celebrazioni della Fieste de Patrie dal Friûl, che quest'anno hanno celebrato i 948 anni dalla fondazione dello Stato patriarcale friulano il 3 aprile 1077. La Regione ha enfatizzato l'importanza di conservare l'identità e i valori tramandati dagli antenati, un patrimonio di secoli di lavoro e capacità di superare le avversità, come dimostrato dalla ricostruzione post-terremoto. È fondamentale anche alimentare la consapevolezza nelle nuove generazioni affinché possano costruire un futuro solido basato su queste radici solide.

La 48ma edizione della Fieste de Patrie dal Friûl è stata organizzata quest'anno dal Comune di Sacile, dalla Regione e dall'Agenzia regionale per la lingua friulana (ARLeF), in collaborazione con l'Istitût Ladin Furlan "Pre Checo Placerean". Le celebrazioni sono iniziate con l'alzabandiera della Bandiera del Friuli in piazza Sant'Odorico, seguita dalla celebrazione della Santa Messa in friulano, sloveno, tedesco e veneto nella Chiesa di Sant'Ulderico.

Le cerimonie sono poi proseguiti alla Loggia del Municipio, con il saluto ufficiale agli ospiti e alla cittadinanza, per poi spostarsi al Teatro Ruffo, dove le celebrazioni civili hanno preso il via con l'esecuzione dell'Inno del Friuli da parte della mezzosoprano Valentina Volpe Andreazza. Successivamente è stata letta la Bolla imperiale e la bandiera del Friuli è stata passata simbolicamente dal sindaco di Tarcento, città ospitante dell'edizione precedente, al sindaco di Sacile.

La manifestazione si è conclusa con itinerari culturali, tra cui spicca la mostra d'arte "Stralûs. 1985-2025 Arte in Friuli / Art in Friûl", ospitata a Palazzo Ragazzoni fino all'11 maggio, realizzata grazie alla collaborazione tra Regione, Università degli Studi di Udine, Comune di Sacile e ARLeF.

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