L’assessore alle Finanze si batte per la politica di coesione europea
Un appello per rafforzare il ruolo delle Regioni nella programmazione europea
L’assessore alle Finanze ha preso parte alla riunione del Consiglio delle rappresentanze regionali (Crr) di Confindustria a Bruxelles. Durante l’incontro è emersa la necessità di aggiornare e rafforzare la politica di coesione europea, senza svuotarla del suo significato. Le Regioni devono rimanere al centro della programmazione europea, evitando ogni forma di centralizzazione o omologazione.
In particolare, l’assessore regionale alle Finanze ha sottolineato l’importanza di rivedere l’attuale disciplina sugli aiuti di Stato, considerata inadeguata per sostenere le dinamiche industriali contemporanee. In un contesto globale altamente competitivo, esiste il rischio di penalizzare i territori più virtuosi, bloccando investimenti strategici e compromettendo l’efficacia dell’intervento pubblico.
Durante il dibattito, sono intervenuti anche esperti come Xavier Dutrenit del Comitato europeo delle Regioni, Luca Mattiotti della Commissione Europea e Silvia Valli della Rappresentanza permanente d’Italia presso l’UE. L’assessore ha ribadito la posizione delle Regioni italiane, evidenziando i limiti della governance centralizzata del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
L’assessore ha ammonito contro l’uso emergenziale delle risorse, sottolineando che i fondi strutturali non devono essere distorti per far fronte a crisi come la pandemia o la crisi energetica. Svuotare la politica di coesione dei suoi obiettivi significherebbe privare i territori di un pilastro fondamentale per la loro crescita.
Infine, è stata sottolineata la necessità di un’azione condivisa e multilivello, che tenga conto delle diverse esigenze, vocazioni e traiettorie territoriali. La risposta alle sfide attuali deve essere differenziata e costruita insieme alle Regioni, garantendo trasparenza, coerenza e coinvolgimento di tutti i territori.
ARC/GG/pph