Come avviare i bambini all’equitazione
L’equitazione è uno sport meraviglioso, che permette di passare del tempo a contatto con la natura e di comprendere che, nella vita, è fondamentale instaurare rapporti di fiducia con chi ci sta vicino...
L’equitazione è uno sport meraviglioso, che permette di passare del tempo a contatto con la natura e di comprendere che, nella vita, è fondamentale instaurare rapporti di fiducia con chi ci sta vicino, siano esse persone o, come in questo caso, animali.
Proposta come attività ricreativa anche in pacchetti turistici dedicati alle famiglie - su portali come Andalo for Family, punto di riferimento fondamentale per chi vuole mettere a punto uno schema di viaggio in una delle zone più belle d’Italia, è possibile trovare informazioni su centri e passeggiate nella meravigliosa cornice delle Dolomiti del Brenta - l’equitazione può essere approcciata, con uno schema ludico, già dai 4 anni.
A partire da questa età, ovviamente guidato da un istruttore, il bambino può iniziare a montare e ad acquisire le principali nozioni pratiche per prendersi cura dell’animale.
Attorno agli 8 - 9 anni, se il piccolo è predisposto e lo desidera, può essere avviato dai genitori verso uno step in più, ossia quello che precede l’agonismo.
L’importanza dell’approccio graduale
Quando si parla di avviamento dei bambini all’equitazione, è necessario ricordare l’importanza di procedere in maniera graduale, regola che vale sia per gli istruttori, sia per i genitori.
Il rischio, adottando il comportamento opposto e bruciando le tappe, è che il piccolo perda la passione o, ancora peggio, che corra dei rischi dal punto di vista dell’incolumità.
Come scegliere il maneggio
A questo punto, è possibile entrare nel vivo dei consigli pratici su come scegliere il maneggio giusto. Il primo punto a cui fare attenzione riguarda l’affiliazione a federazioni di categoria.
In Italia ne sono attive diverse, tutte in prima linea e con risultati eccellenti sul campo. La più famosa è indubbiamente la FISE (Federazione Italiana Sport Equestri), ma anche le altre - online è possibile accedere all’elenco - vanno più che bene.
Chiarito questo aspetto, arriva il momento di controllare, nel corso degli incontri prima dell’iscrizione - farli è essenziale - le caratteristiche dei box.
Tra i principali segnali di attenzione al benessere degli animali è possibile chiamare in causa la presenza di finestre.
Un dettaglio a cui è bene fare attenzione è il corridoio tra le file di box, che dovrebbe essere sempre molto ampio.
La presenza di un paddock nella struttura è un altro aspetto che deve far pensare a una cura continua ed effettiva del benessere dei cavalli.
Proseguendo con l’elenco dei consigli da seguire per scegliere il maneggio giusto al quale iscrivere i propri figli per avviarli all’equitazione, chiamiamo in causa l’importanza di accertarsi dello stato di salute dei cavalli.
Esistono alcuni segnali palesi anche a chi non ha competenze veterinarie. Giusto per citare uno dei più importanti,ricordiamo l’approccio con le persone.
Nel momento in cui adottano un comportamento all’insegna dell’affabilità e della dolcezza, vuol dire che vivono in condizioni serene.
Essenziale è altresì controllare il manto, che dovrebbe essere brillante, a prescindere dal colore, e dall’aspetto curato.
Un ulteriore segnale positivo che denota cura vera del benessere degli animali ospitati del maneggio è la possibilità, per questi ultimi, di passare del tempo all’aria aperta durante la giornata.
Fondamentale a tal proposito è il già citato paddock, senza dimenticare il ruolo prezioso degli spazi dedicati al pascolo.
Un altro consiglio importante prevede il fatto di chiedere informazioni sui training correttivi, che devono essere effettuati periodicamente da cavalieri esperti e che rappresentano un altro tassello fondamentale per il benessere dei cavalli.
Conclusione
L’equitazione è uno sport oggi prezioso, grazie al quale il bambino può essere avviato a una gestione rispettosa del rapporto con la natura. Alla base, però, devono esserci professionisti in grado di guidarlo e genitori che, fin dalla prima infanzia, devono avviarlo alla comprensione dei benefici della cura degli animali, portandolo, per esempio, a visitare fattorie didattiche.