Comporre il menù: gli affettati che non possono mancare in un ristorante

L'antipasto è il primo biglietto da visita di un ristorante e dà subito un'idea della qualità di un ristorante. Tra tutti gli antipasti, il tagliere di salumi è uno dei più amati e importanti della no...

25 agosto 2025 07:26
Comporre il menù: gli affettati che non possono mancare in un ristorante -
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L'antipasto è il primo biglietto da visita di un ristorante e dà subito un'idea della qualità di un ristorante. Tra tutti gli antipasti, il tagliere di salumi è uno dei più amati e importanti della nostra cucina. Per fare una bella figura, però, non basta mettere insieme qualche fetta a caso: serve una selezione di prodotti buoni e ben equilibrati tra loro. Scegliere prodotti di alta gamma, come una mortadella prodotta da King's, capace di distinguersi per fragranza e qualità delle materie prime, è il primo passo per conquistare i clienti fin dal primo assaggio.

I pilastri della tradizione: crudo, salame e coppa

Qualsiasi tagliere che si rispetti deve fondarsi su alcuni pilastri della norcineria italiana, prodotti iconici che il cliente si aspetta di trovare e che fungono da base sicura su cui costruire l'offerta. Il primo, insindacabile, è il prosciutto crudo. Che si opti per la dolcezza di un Parma o per il gusto più deciso di un San Daniele, la sua presenza è indispensabile. Accanto al crudo, il salame rappresenta l'anima più rustica e saporita della tradizione. Data l'infinita varietà regionale, la scelta strategica è puntare su un grande classico, come un Salame Felino o un'altra eccellenza locale, capace di offrire una nota speziata e una consistenza compatta. A completare questa triade fondamentale troviamo la coppa, un salume morbido e profumato, dal gusto equilibrato che si colloca perfettamente tra la delicatezza del crudo e il carattere del salame.

L'equilibrio dei sapori: il cotto e la mortadella

Un tagliere di soli salumi stagionati rischierebbe di risultare monotono, per questo è fondamentale inserire elementi più morbidi e delicati, che offrano un contrappunto di gusto e consistenza. Un prosciutto cotto di alta qualità, scelto con cura, non è affatto un prodotto banale: la sua succosità e il suo sapore rotondo sono apprezzati da un pubblico vastissimo e puliscono la bocca tra un assaggio e l'altro. L'altro protagonista indiscusso di questa categoria è la mortadella. Con il suo profumo inconfondibile, la sua texture vellutata e il gusto arricchito da pistacchi o pepe in grani, questo salume aggiunge un tocco di morbidezza indispensabile.

Il tocco distintivo: le specialità per differenziarsi

Una volta consolidata la base con i grandi classici, il ristoratore ha la possibilità di personalizzare il tagliere e di sorprendere il cliente con una o due specialità che raccontino una storia o un territorio. L'inserimento di uno speck dell'Alto Adige IGP può aggiungere una nota affumicata e aromatica molto ricercata. La bresaola della Valtellina, con il suo profilo magro e il gusto delicato, risponde alle esigenze di una clientela attenta alla leggerezza. Per un tocco più audace e gourmet, si possono considerare eccellenze come una pancetta stagionata o un lardo pregiato, da servire in fette sottilissime. Questi elementi non sono pensati per la grande rotazione, ma per elevare l'offerta, giustificare un posizionamento di prezzo superiore e trasformare l'antipasto in un'esperienza di degustazione memorabile.

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