Bimba di 6 anni abusata e fotografata nuda in vacanza da un amico di famiglia: condannato 43enne

TRENTO — Una storia profondamente sconvolgente, emersa grazie al coraggio di una bambina di soli sei anni, è arrivata a una svolta giudiziaria con la condanna a sei anni di un 43enne, amico di famiglia, accusato di aver compiuto abusi durante una breve vacanza in Valsugana.

Una vacanza che si trasforma in terrore

I fatti risalgono ai primi mesi del 2024, quando l’uomo, insieme al proprio figlio, era stato invitato a trascorrere alcuni giorni nella casa di montagna della famiglia della piccola. Un soggiorno che avrebbe dovuto essere un’occasione di serenità si è invece rivelato un incubo per la bambina.

Secondo quanto poi raccontato alla madre al rientro, il 43enne le avrebbe chiesto di togliersi i pantaloni, l’avrebbe toccata nelle parti intime e avrebbe anche scattato fotografie. Un racconto che ha immediatamente fatto scattare l’allarme nella donna, la quale si è rivolta subito a un avvocato e ha presentato denuncia.

Le indagini e le prove decisive

A seguito della denuncia, la Procura ha disposto una perquisizione nei confronti dell’uomo: l’analisi dei dispositivi informatici in suo possesso ha portato alla scoperta di centinaia di immagini di minori in pose esplicite, fotografie di natura pedopornografica, e – fra queste – anche le immagini della bambina, scattate durante quei giorni in Trentino.

Il materiale rinvenuto, conservato anche su memorie esterne, ha confermato in maniera inequivocabile le gravissime accuse.

L’arresto e la sentenza

Di fronte a prove tanto chiare, per il 43enne è scattato l’arresto immediato. Nel corso del processo, l’uomo ha dichiarato la volontà di intraprendere un percorso terapeutico, ma ciò non ha impedito la condanna: il tribunale ha stabilito sei anni di reclusione per atti sessuali con minori e produzione e detenzione di materiale illecito, oltre all’obbligo di un risarcimento economico.