Consulta: stallo nelle trattative, sconvocata seduta del Parlamento - totonomi in bilico

Consultazioni in stallo nel centrodestra: Parlamento sconvocato, si parla il 30 gennaio

La strada per la Consulta sembra essere ancora in salita nel centrodestra. Le trattative procedono a rilento, tra veti incrociati e reciproche accuse, portando alla decisione di sconvocare il Parlamento in seduta comune prevista per domani, con discussione rinviata al 30 gennaio. Le tensioni sono palpabili e le responsabilità dello stallo vengono puntualmente rinfacciate da entrambe le fazioni politiche. Maggioranza e opposizione si accusano reciprocamente per l'ennesima fumata nera, causando preoccupazione al Colle. Il totonomi riguardante i 4 giudici costituzionali sembra destinato a protrarsi ancora. Un deputato campano del centrodestra commenta con amarezza: "La tarantella continua...". Tuttavia, la figura di Francesco Saverio Marini, consigliere giuridico di Giorgia Meloni, rimane al sicuro con Fratelli d'Italia, così come il costituzionalista Massimo Luciani, proposto dalle opposizioni e sponsorizzato dal Pd.

I nomi in lizza per la Consulta

L'incertezza persiste riguardo al nome proveniente da Forza Italia e a quello tecnico e bipartisan. Secondo quanto dichiarato da Antonio Tajani, il centrodestra è in attesa che la sinistra trovi un accordo e presenti delle proposte per il candidato che dovrebbe essere imparziale. Le minoranze ribattono, sostenendo che è il centrodestra a navigare nel buio, poiché rimane ancora un mistero il nome di Fi. Tra gli azzurri, alcuni scherzano sulla situazione, mentre altri assicurano di conoscere il nome, ma che deve rimanere segreto per evitare problemi. Circolano voci riguardanti l'avvocato Fininvest Andrea Di Porto, il civilista ed ex parlamentare berlusconiano Roberto Cassinelli e un misterioso X voluto da Tajani. In alternativa, si era ipotizzata la figura super partes dell'avvocato generale dello Stato, Gabriella Palmieri Sandulli, ma le sue possibilità sembrano essere in calo. Questo impasse ha portato a una ripresa delle quotazioni di Valeria Mastroiacovo, presidente dei giuristi cattolici.