CORTINA D’AMPEZZO (BL) – È finita nel modo più drammatico la scomparsa di Carlo Orlandi, 58 anni, figura molto conosciuta nella conca ampezzana per la sua attività di gestore del ristorante-hotel Beppe Sello. L’uomo era uscito da casa ieri mattina intorno alle 8 senza farvi più ritorno. Il suo corpo senza vita è stato ritrovato oggi, 21 aprile, verso le 13:00, in località Landries, al termine di una complessa operazione di ricerca.
Scomparsa improvvisa e mobilitazione immediata
Non vedendolo rientrare e non riuscendo a mettersi in contatto con lui, i familiari hanno lanciato l’allarme già nel corso della mattinata di ieri, 20 aprile. In poche ore è stata attivata un’imponente macchina dei soccorsi che ha coinvolto oltre cento persone, tra cui operatori del Soccorso Alpino, forze dell’ordine e vigili del fuoco.
A sostegno delle operazioni sono state impiegate anche unità cinofile specializzate e droni dotati di termocamere e fotocamere ad alta definizione, indispensabili per perlustrare zone impervie e aree boschive difficilmente accessibili.
Le ricerche estese tra Landries, Pocol e il Rio Costeano
Le ricerche si sono concentrate inizialmente nei dintorni dell’abitazione, per poi estendersi rapidamente ad aree più ampie, in base alle segnalazioni raccolte. In particolare, è stato coinvolto anche il Gruppo forre del Soccorso Alpino e Speleologico, che ha esplorato l’alveo del Rio Costeano, corso d’acqua che scende dalla diga del Lago d’Ajal fino a Campo, un tratto complicato e ricco di insidie.
Nelle ultime ore era emersa anche una segnalazione utile che indirizzava gli sforzi verso la zona di Pocol, ma alla fine è stato in località Landries che i soccorritori hanno fatto il ritrovamento del corpo senza vita di Carlo.
Il dolore della comunità ampezzana
La notizia ha rapidamente fatto il giro della cittadina, suscitando un’ondata di commozione e cordoglio. Carlo Orlandi era una persona stimata e benvoluta, grazie al suo lavoro e all’impegno quotidiano nella gestione del noto locale Beppe Sello, punto di riferimento per residenti e turisti.
Chi lo conosceva lo descrive come un uomo discreto, laborioso e profondamente legato alla sua terra. La sua improvvisa e inspiegabile scomparsa rappresenta un duro colpo per l’intera comunità, che ora si stringe attorno ai familiari con profondo affetto e partecipazione.
Operazioni di ricerca con droni e sensori termici
Il lavoro dei soccorritori è stato instancabile e coordinato in modo meticoloso. L’impiego delle più moderne tecnologie, come i droni con sensori termici, ha consentito di coprire in breve tempo ampie aree del territorio montano. La collaborazione tra enti diversi ha mostrato ancora una volta la grande efficienza delle squadre di emergenza del Bellunese, già collaudate in operazioni complesse come quelle che riguardano le ricerche in ambienti alpini.
Ora la salma di Carlo Orlandi è stata affidata al carro funebre, mentre le autorità stanno completando gli accertamenti necessari per chiarire le circostanze del decesso. Al momento, non si esclude nessuna ipotesi, anche se la pista più probabile resta quella di un malore improvviso durante una passeggiata.