Si sono concluse alle 18.15 le operazioni di recupero della salma di un escursionista del 1951, deceduto in seguito a un arresto cardiaco in Valle di Breguzzo tra cima La Uzza e passo del Frate.
L’uomo stava procedendo in gruppo sul sentiero quando si è improvvisamente accasciato a terra.
A nulla sono valsi i tentativi di rianimazione dei compagni.
Le operazioni di recupero della salma sono state rese complicate dalla nebbia che non ha permesso all’elicottero di arrivare direttamente sul posto. Il coordinatore dell’Area operativa Trentino occidentale del Soccorso Alpino ha attivato una ventina di soccorritori delle Stazioni di Valle del Chiese, Val Rendena Busa di Tione, Giudicarie Esteriori e San Lorenzo in Banale che, una volta ottenuto il nulla osta delle autorità, hanno trasportato la salma con la barella portantina fino a quando una finestra di bel tempo ha permesso all’elicottero di intervenire. La salma è stata portata a Bondo.
Nella mattinata di oggi, l’Area operativa Trentino occidentale del Soccorso Alpino era già intervenuta per soccorrere un turista tedesco che nei pressi del Lago Nero (Val Nabrone, Pinzolo) è inciampato battendo la testa su una roccia. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata verso le 7 di questa mattina dalla compagna dell’uomo.
Il coordinatore dell’Area operativa Trentino occidentale ha inviato sul posto l’elicottero e una squadra di soccorritori della Stazione di Pinzolo del Soccorso Alpino. L’uomo è stato elitrasportato all’ospedale Santa Chiara di Trento.
Alle 14.30 altro intervento per un uomo in shock anafilattico dopo essere stato punto da uno sciame di vespe nella zona dei Masi di Cavedine. Il coordinatore dell’Area operativa Trentino centrale del Soccorso Alpino ha chiesto l’intervento dell’elicottero e ha inviato sul posto una squadra della Stazione di Trento Monte Bondone. L’uomo è stato verricellatto a bordo del velivolo per il trasporto all’ospedale Santa Chiara di Trento.
L’Area operativa Trentino centrale del Soccorso Alpino è intervenuta anche in Paganella, sul sentiero 806, per un biker minorenne feritosi ad un polso, verso le 13.50. Gli operatori della Stazione di Fai della Paganella e la Guardia attiva lo hanno raggiunto, gli hanno prestato le prime cure mediche e lo hanno consegnato ai genitori, che hanno raggiunto l’ospedale autonomamente.
In Val di Fassa due interventi per due piloti di parapendio decollati dal Col Rodella e finiti sugli alberi. In entrambi i casi gli operatori della Stazione Alta Val di Fassa del Soccorso Alpino hanno provveduto a riportare a terra i due piloti, illesi, con le vele. Per entrambi non è stato necessario il ricovero in ospedale.
Infine, nella serata di ieri, si è concluso alle 21.30 un intervento in aiuto a un escursionista che giunto ad una baita adibita al servizio dei pastori sotto la cima Caladora in Val Venegia, ad una quota di 2200 m.s.l.m., ha smarrito il sentiero per il rientro. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata verso le 17.45 di ieri.
Il coordinatore dell’Area operativa Trentino orientale del Soccorso Alpino ha attivato due operatori della Stazione di San Martino di Castrozza, che hanno individuato la posizione dell’escursionista grazie alle coordinate gps, lo hanno raggiunto e accompagnato in sicurezza alla macchina, parcheggiata a Capanna Cervino. L’escursionista non necessitava di cure sanitarie.
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