La scelta di Paolo Borchia come capolista della Lega per le elezioni Europee nella circoscrizione Nordest non è stata casuale, ma il risultato di una serie di tensioni e malcontenti all’interno del partito, soprattutto tra le fila del Veneto, ma anche del Friuli Venezia Giulia e della Lombardia. La figura di Roberto Vannacci, inizialmente proposto, ha suscitato resistenze a causa della sua percezione come non abbastanza rappresentativa delle istanze territoriali e delle sue posizioni spesso considerate troppo estreme.
La scelta del territorio prevale
La discussione interna ha portato a una revisione delle candidature, ponendo Borchia, già stretto collaboratore di Lorenzo Fontana, Presidente della Camera, in una posizione di maggiore visibilità. La competizione interna ha visto anche la figura di Anna Maria Cisint, sindaca di Monfalcone sostenuta dal governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, ma la scelta è caduta a favore di Borchia.
Un deposito tardivo delle candidature
La lista è stata depositata solo dopo l’approvazione del consiglio federale della Lega, un passaggio statutario che ha richiesto il parere dei segretari e dei direttivi regionali. La procedura ha rivelato alcune frizioni, soprattutto perché in Veneto il consiglio ristretto non è stato nemmeno convocato, un dettaglio che non è passato inosservato tra gli addetti ai lavori.
Reazioni e prospettive
Alberto Stefani, segretario della Lega, ha sottolineato come la lista tenga conto della rappresentanza territoriale, evidenziando l’importanza di avere un capolista veneto. L’assessore Roberto Marcato ha espresso soddisfazione per la scelta, considerandola adeguata alle dinamiche e alle richieste emerse nelle ultime settimane. La candidatura di Vannacci, ridimensionata e posizionata quasi in fondo alla lista, è stata descritta come “indipendente” da Stefani, un modo per stemperare le tensioni senza escludere completamente la figura in questione.
Paolo Borchia
Paolo Borchia è nato in provincia di Verona nel 1980 e fin da giovane ha intrapreso un percorso lavorativo poliedrico, iniziando nella piccola attività di famiglia specializzata nella lavorazione del marmo. Ha ricoperto ruoli che spaziano dall’operaio all’impiegato amministrativo, un’esperienza che lo ha portato a sviluppare un forte spirito di sacrificio e ad apprezzare l’ambiente multiculturale della fabbrica, con tutte le sue sfaccettature.
Formazione e passione per la politica
Cresciuto in un ambiente dove i giornali erano all’ordine del giorno, Borchia ha sviluppato un interesse precoce per la politica. Durante gli anni universitari, ha scelto di seguire le orme di Umberto Bossi, trovando in lui un punto di riferimento. Si è laureato in scienze politiche all’Università di Padova, discutendo una tesi sulla relazione tra anarcosindacalismo e catalanismo nella Spagna repubblicana, che ha elaborato dopo un intenso periodo di ricerca presso l’Universitat Autònoma de Barcelona.
La carriera nel settore finanziario e politico
Terminata l’esperienza nel settore del marmo e dopo una collaborazione in una società di servizi finanziari, nel 2010 Borchia ha fatto il grande salto verso la politica attiva trasferendosi a Bruxelles. Qui ha assunto il ruolo di capo della segreteria di Lorenzo Fontana, allora ministro della Famiglia. Nel 2013, ha svolto un ruolo chiave durante il Congresso federale che ha visto l’elezione di Matteo Salvini a segretario della Lega, dedicandosi allo sviluppo di relazioni internazionali che hanno portato alla formazione di alleanze con partiti come il Front National e l’FPOE.
Impegno nel Parlamento europeo
Dal 2016, Borchia ha servito come consigliere politico del gruppo ENF (Europe of Nations and Freedom), occupandosi principalmente di questioni legislative legate all’industria, alla ricerca e all’energia. Con la nascita del Governo Conte nel giugno 2018, ha assunto il ruolo di Coordinatore federale del dipartimento Lega nel Mondo. Nel maggio 2019, è stato eletto deputato al Parlamento europeo per l’Italia Nord-orientale, raccogliendo oltre 37mila preferenze.
Vita personale
Oltre alla politica, Borchia nutre una grande passione per la musica e è un fervente tifoso dell’Hellas Verona, squadra della sua città natale.