Forti piogge e sentiero scivoloso: escursionista precipita e muore a 2.300 metri
Escursionista tedesco di 64 anni muore sul Viel del Pan in Val di Fassa dopo una caduta. Recupero della salma complicato dal maltempo.
CANAZEI (TN) – Tragedia in quota nel cuore delle Dolomiti: un escursionista tedesco di 64 anni ha perso la vita nel primo pomeriggio di oggi lungo il sentiero Viel del Pan, in Val di Fassa, nel tratto che collega l’omonimo rifugio a Passo Fedaia, a un’altitudine di circa 2.300 metri..
Scivola sul sentiero bagnato e precipita nel vuoto
L'uomo, classe 1961, si trovava da solo lungo il noto itinerario panoramico quando, probabilmente a causa di un piede in fallo, è precipitato nel vuoto lungo un pendio ripido, complice il terreno reso insidioso dalle forti piogge delle ultime ore. La caduta, purtroppo, non gli ha lasciato scampo.
Determinante per l’avvio delle operazioni di soccorso è stato l’attivarsi automatico del dispositivo di emergenza dell’escursionista, che ha lanciato l’allarme alle 12.30 circa. La segnalazione è stata inizialmente ricevuta dalla Centrale di Bolzano, che ha prontamente girato le coordinate alla Centrale Unica Trentino Emergenza per il coordinamento degli interventi in zona.
I soccorsi elitrasportati non hanno potuto salvarlo
Nonostante le condizioni meteo instabili, un elicottero si è subito alzato in volo. Due operatori del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino – Stazione Alta Val di Fassa, già pronti sulla piazzola a Canazei, sono stati elitrasportati nei pressi del luogo dell’incidente durante una breve finestra di bel tempo. Una volta verricellati sul posto, sono stati raggiunti anche da un’equipe medica.
Purtroppo, per l’escursionista non c’era più nulla da fare: il medico non ha potuto che constatare il decesso sul posto. Il recupero della salma, però, si è rivelato complesso a causa del peggioramento improvviso del meteo, che ha impedito all’elicottero di tornare immediatamente in quota per procedere alla rimozione del corpo.
Salma recuperata dopo ore di attesa in quota
I due soccorritori sono quindi rimasti a vegliare sulla salma per diverse ore, in attesa che le condizioni meteorologiche migliorassero. Solo in serata, attorno alle 18.30, una nuova finestra di bel tempo ha consentito all’elicottero di raggiungere nuovamente il luogo dell'incidente per completare il recupero della salma e riportarla a valle.
Un’altra tragedia che si consuma tra i sentieri dolomitici, e che ci ricorda quanto la montagna, seppur splendida, possa essere imprevedibile e insidiosa, specialmente in caso di condizioni meteo avverse. Un episodio che riporta alla mente quanto accaduto ad Auronzo di Cadore, dove un gruppo di scout è stato soccorso a causa del maltempo.