A Rivis di Sedegliano in provincia di Udine è stata fatta oggi 17 agosto 2024 una scoperta sorprendente: una falena gigante, scientificamente conosciuta come Samia Cynthia. Questo spettacolare lepidottero, che appartiene alla famiglia Saturniidae, ha una storia che lo lega profondamente all’Occidente, con radici che affondano nell’Estremo Oriente.
Le origini e l’introduzione in Europa
La Samia Cynthia non è solo una falena di notevoli dimensioni, ma ha anche una storia interessante. Introdotta in Europa nel XIX secolo per la produzione di una seta particolarmente resistente, questa specie è arrivata anche in Friuli verso la metà dell’800. Utilizzando l’Ailanthus altissima, noto come ailanto, come pianta ospite, la falena ha trovato un habitat ideale in questa regione.
Caratteristiche e habitat della Samia Cynthia
Con un’apertura alare che può arrivare fino a 16,5 cm, la Samia Cynthia è davvero imponente. La sua livrea spazia dal bruno-verde al giallo-bruno, conferendole un aspetto straordinariamente bello. Nonostante la sua grandezza, la falena non rappresenta una minaccia per le coltivazioni agricole, grazie ai danni limitati che i suoi bruchi causano.
La scoperta e l’importanza della segnalazione
Oggi l’avvistamento di questa rara falena è stato segnalato da Rosario Guglielmino, un lettore attento che ha notato la presenza della Samia Cynthia. Dopo aver consultato un esperto in materia abbiamo avuto la conferma che si tratti della falena gigante. Questo ritrovamento è stato accolto con entusiasmo, poiché offre una preziosa opportunità per studiare e comprendere meglio la distribuzione di questa specie in Friuli.
Una presenza resistente
Nonostante la cessazione della produzione di seta nel Nord Italia, la Samia Cynthia è riuscita a persistere, riproducendosi grazie alla presenza diffusa dell’ailanto. Questa scoperta ci ricorda quanto possa essere resiliente la natura e come le specie possano adattarsi e prosperare anche al di fuori del loro habitat originario.
