Eurodeputati chiedono azione contro ingerenze di Elon Musk: lettera a von der Leyen
Quaranta eurodeputati chiedono all'UE di agire contro Elon MuskUna coalizione di quasi quaranta eurodeputati di varie fazioni politiche, tra cui il rappresentante italiano Sandro Gozi eletto in Franci...
Quaranta eurodeputati chiedono all'UE di agire contro Elon Musk
Una coalizione di quasi quaranta eurodeputati di varie fazioni politiche, tra cui il rappresentante italiano Sandro Gozi eletto in Francia con Renew, ha scritto una lettera alla Commissione Europea esortandola ad intervenire contro le "ingerenze" del magnate di Tesla e X, Elon Musk, nelle campagne elettorali tedesche e irlandesi.
La lettera indirizzata a von der Leyen: "Preoccupazione seria"
Nella lettera inviata alla presidente Ursula von der Leyen, alla vicepresidente Henna Virkkunen e al commissario alla Giustizia Michael McGrath, i parlamentari sottolineano che la Commissione ha il compito di verificare la conformità del comportamento di Musk al Digital Services Act (DSA) riguardo alle sue campagne denigratorie. La domanda principale è: cosa intende fare la Commissione ora che è evidente che la piattaforma X non rispetta il DSA?
I firmatari, tra cui l'ex premier socialista belga Elio Di Rupo, la liberale francese Nathalie Loiseau e l'ex presidente della commissione Envi Pascal Canfin, ricordano a von der Leyen la sua promessa di implementare uno "scudo democratico". Essi sottolineano che l'attuazione di questo scudo deve iniziare con l'utilizzo degli strumenti già a disposizione per contrastare le interferenze straniere provenienti da qualsiasi fonte.
I parlamentari esprimono una "seria preoccupazione" per le interferenze del miliardario sudafricano naturalizzato americano, definendolo non solo un miliardario straniero ma anche un futuro membro dell'amministrazione Trump che attacca gli alleati degli Stati Uniti. Essi evidenziano il fatto che Musk è proprietario di una grande piattaforma e utilizza il suo social network per promuovere le sue opinioni personali, sfruttando la visibilità artificiale dei suoi post e diffondendo contenuti fuorvianti. Infine, annunciano che la commissione speciale sullo Scudo democratico istituita dal Parlamento esaminerà rapidamente questo caso specifico.