L'ingegnere che sognava il matrimonio: chi era Fabio Floriduz, morto nello schianto di Maniago

Ritratto di Fabio Floriduz, ingegnere di Vajont morto nell’incidente di Maniago, tra sogni di futuro e dolore della comunità.

10 dicembre 2025 15:15
L'ingegnere che sognava il matrimonio: chi era Fabio Floriduz, morto nello schianto di Maniago -
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MANIAGO– E' Fabio Floriduz l’ingegnere 43enne rimasto vittima del terribile incidente avvenuto la mattina di martedì 9 dicembre lungo la Strada Regionale 464, alle porte di Maniago. In quel violento impatto frontale tra la sua Volkswagen Passat e una corriera piena di studenti non si è spento soltanto un uomo, ma un insieme di progetti, desideri e una quotidianità costruita con entusiasmo e presenza costante nella vita degli altri.

Il ricordo di un uomo solare

Nel piccolo centro di Vajont la notizia si è diffusa rapidamente, portando amici, conoscenti e parenti a raggiungere l’abitazione dove Fabio viveva con la madre. Una famiglia colpita da un dolore enorme, condiviso anche dalla sorella e da chi negli anni lo aveva incontrato, apprezzandone il carattere disponibile e il modo di essere sempre allegro e di compagnia.

Una sua ex insegnante delle scuole superiori lo ha descritto come «un ragazzo allegro», una persona luminosa nel modo di porsi. Parole a cui si è aggiunta la testimonianza di un’amica di famiglia, una religiosa che lo conosceva bene e che ha rivelato un aspetto intimo che rende la tragedia ancora più straziante: Fabio aveva piani importanti per il futuro e, come lei ha raccontato, «si voleva sposare».

La ricostruzione della tragedia sulla regionale 464

L’incidente è avvenuto poco dopo le sette del mattino. Secondo le prime analisi delle forze dell’ordine, l’ingegnere avrebbe tentato di superare un trattore con rimorchio in un tratto rettilineo della regionale. Mentre effettuava la manovra, però, dalla direzione opposta sopraggiungeva la corriera di linea piena di studenti e pendolari.

Il rientro di Fabio nella propria corsia sarebbe avvenuto troppo tardi. L’impatto è stato violentissimo, tanto che il contachilometri della Passat si sarebbe fermato sui 110 km/h. Per il 43enne non c’è stato alcun margine di salvezza: è deceduto sul colpo.

Dalle verifiche è emerso anche un dettaglio importante: la sua patente risultava sospesa per una precedente violazione legata a un sorpasso ritenuto pericoloso ai sensi dell’articolo 148 del Codice della Strada.

I feriti e i soccorsi

Le conseguenze dello schianto hanno investito anche numerosi altri passeggeri. L’autista del bus è rimasto incastrato nell’abitacolo per circa due ore, fino all’intervento dei Vigili del Fuoco che lo hanno estratto dalle lamiere. È stato poi trasferito in elicottero all’ospedale di Udine, dove è stato ricoverato in condizioni serie ma considerate stabili.

Gli studenti e i pendolari a bordo hanno riportato perlopiù ferite lievi, contusioni e traumi da accertare. Per sicurezza sono stati accompagnati all’ospedale di Pordenone, dove le équipe mediche hanno effettuato i controlli necessari.

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