Famiglie curde accolte per la quarantena, fuggono durante la notte
Solo venerdì la Croce Rossa, Carabinieri e personale sanitario li avevano accolti, sottoposti al tampone per lo screening del coronavirus e poco dopo trasferiti in una località montana del Friuli Vene...
Solo venerdì la Croce Rossa, Carabinieri e personale sanitario li avevano accolti, sottoposti al tampone per lo screening del coronavirus e poco dopo trasferiti in una località montana del Friuli Venezia Giulia dove avrebbero dovuto scontare la quarantena di 14 giorni.
Parliamo dei 16 curdi migranti individuati alle ore 6 del mattino a Udine est, tra loro anche donne e bambini.
Durante la notte però le famiglie si sono allontanate facendo perdere le proprie tracce ed evitando così mediante la fuga l'isolamento alle quali erano state sottoposte come previsto dalla legge.
Di seguito riportiamo la nota del primo cittadino di Pontebba che si era tra l'altro dimostrato contrario alla loro accoglienza.
"Abbiamo sempre mantenuto una costante comunicazione e trasparenza in tutta la gestione della fase di emergenza - fa sapere il sindaco di Pontebba Ivan Buzzi - ed anche in questo caso riteniamo sia doveroso informare la cittadinanza che la prefettura ,nel pomeriggio ci ha comunicato di aver disposto il trasferimento di quattro famiglie di profughi con bambini rintracciate a Udine presso il fabbricato ex veterconfine. Pur avendo manifestato la nostra contrarietà rispetto a quest'ipotesi, soprattutto per la collocazione della struttura, la prefettura ha comunque ritenuto di procedere con il trasferimento. Le persone sono state sottoposte a tampone (risultati tutti negativi) ed ora dovranno effettuare le due settimane di isolamento fiduciario presso la struttura. Il prefetto ci ha garantito che comunque ci sarà una sorveglianza da parte di personale incaricato sulle 24ore. Comunque vigileremo anche attraverso la polizia locale, affinché vengano rispettate tutte le disposizioni previste.
Il sindaco e la giunta comunale".