Le indiscrezioni sulla chiusura del servizio di virtual private network di Google sono state confermate qualche giorno fa dalla stessa azienda. La funzionalità, nata nel 2020, morirà a breve a causa di disservizi e scarso utilizzo. La notizia forse lascerà delusi gli utenti del servizio per la privacy online. Esistono comunque reti VPN alternative, più economiche e funzionali: cerchiamo di capire quali elementi valutare per sceglierne una.
Poco successo e problemi tecnici
La VPN di Google One presto chiuderà i battenti. Di recente erano stati segnalati malfunzionamenti: per alcuni utilizzatori, i servizi VPN di Google facevano difettare le impostazioni DNS in Windows 10 e 11. In realtà, secondo fonti interne dell’azienda di Mountain View, il motivo dell’eliminazione del servizio è semplicemente lo scarso utilizzo da parte degli utenti. Il colosso dei motori di ricerca garantirà comunque altre funzionalità VPN per i propri clienti: chi possiede uno smartphone Pixel 7 e gli abbonati al servizio wireless Google Fi potranno continuare ad usufruire gratuitamente del servizio VPN integrato.
Alternative economiche e funzionalità premium
La notizia non stupisce: il servizio VPN di Google, infatti, presenta alcuni difetti non di poco conto. L’impossibilità di modificare l’indirizzo IP per poter visualizzare contenuti esteri, per esempio, il fatto che si possano collegare pochi dispositivi, oppure che il sistema non indichi il numero di server disponibili.
In alternativa, tuttavia, esistono delle VPN economiche recensite online che a un prezzo contenuto si rivelano ottime sostitute del servizio di Google: permettono di usufruire di funzionalità premium superiori. Allora quali elementi considerare per scegliere una buona VPN a basso costo? Innanzitutto la velocità: questa dipende dal numero di server disponibili e dall’estensione della rete. Un elevato numero di server, vicino alla posizione in cui ci colleghiamo, garantisce maggiore velocità. Sicurezza della rete e privacy: leggere le condizioni d’uso, per capire quanti e quali dati personali raccoglie la rete alla quale ci connettiamo.
Occorre poi scegliere una rete semplice e intuitiva, che ci permetta di impostare velocemente un server alternativo in caso di collegamenti a streaming stranieri. Assistenza tecnica: dev’essere disponibile e facilmente contattabile. Inoltre, per risparmiare, un buon trucco è quello di scegliere piani d’abbonamento a lungo termine. Infine, considerare anche la possibilità di approfittare dei periodi di prova gratuiti e capire se, il piano che vogliamo acquistare, preveda rimborsi in caso di recesso anticipato.
Seguendo queste indicazioni sarà possibile scegliere e sfruttare al meglio le potenzialità delle VPN alternative a quella di Google che presto smetterà di funzionare, contenendo sensibilmente i costi.