Nella notte di martedì, un gruppo di militanti di Forza Nuova a Pordenone ha realizzato un’azione dimostrativa affiggendo uno striscione con la scritta “Europa riarmata, Europa spacciata”, un chiaro segnale di protesta contro l’attuale escalation militare in Europa.
La protesta contro l’escalation e le conseguenze per l’Italia
Secondo i dirigenti del movimento, l’ultima ondata di tensioni con la Russia rischia di sfociare in un conflitto nucleare, mettendo in serio pericolo la sicurezza del nostro paese, delle famiglie italiane e delle future generazioni. Viene inoltre sottolineato l’impatto negativo che la crisi ha avuto sull’economia nazionale, con l’aumento dei prezzi del gas e di altre materie prime, che ha aggravato le difficoltà nella vita quotidiana degli italiani. La critica più dura è rivolta al governo, accusato di ignorare questi problemi per favorire gli interessi della lobby delle armi, in un conflitto a cui l’Italia non sarebbe coinvolta direttamente e che, secondo Forza Nuova, non avrebbe mai avuto possibilità di vittoria.
La denuncia sulla presenza di testate nucleari in friuli e la richiesta politica
Un punto di particolare attenzione è stato posto sulla base militare di Aviano, situata a pochi chilometri da Pordenone, dove – secondo il movimento – sarebbero custodite decine di testate nucleari. Questo elemento fa temere una perdita di sicurezza sul territorio nazionale. Per questo motivo, Forza Nuova chiede con forza l’uscita dell’Italia dalla NATO e la caduta del governo guidato da Giorgia Meloni, ritenuto responsabile della situazione attuale.
Gloria Callarelli, responsabile di Forza Nuova in Friuli Venezia Giulia, ha ribadito con fermezza la posizione del movimento, sottolineando la necessità di una presa di posizione netta contro la guerra e le politiche di riarmo.