Maltempo nell'Udinese, corsi d'acqua sorvegliati: le zone più a rischio secondo la Protezione civile

Danni contenuti grazie agli investimenti idrogeologici. L'udinese colpito da piogge intense, interventi immediati nei punti più critici.

08 luglio 2025 16:30
Maltempo nell'Udinese, corsi d'acqua sorvegliati: le zone più a rischio secondo la Protezione civile -
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UDINE – Le intense piogge che hanno colpito nelle ultime ore diverse aree del Friuli Venezia Giulia, in particolare l'Udinese, hanno messo a dura prova la rete idraulica locale. Grazie agli interventi programmati da anni in materia di protezione idrogeologica, è stato però possibile contenere i danni più gravi. Lo conferma l’esito del sopralluogo condotto in giornata dall’assessore regionale alla Protezione civile Riccardo Riccardi.

Verificate diverse criticità nei comuni colpiti

Le zone interessate dal maltempo includono Ragogna, Magnano in Riviera, Artegna e Tavagnacco, dove sono state riscontrate diverse criticità lungo corsi d'acqua e infrastrutture. In particolare, a Magnano in Riviera, si è registrato il restringimento di un tombotto lungo la Pontebbana, con il rischio concreto di esondazione su una strada molto trafficata. È già stato predisposto un intervento urgente per ripristinare le condizioni di sicurezza.

A rischio anche gli argini e la viabilità

Ad Artegna è stato necessario rafforzare l’argine di un canale per contenere l’acqua, mentre a Ragogna si è verificata una piccola frana lungo la sede stradale, fortunatamente quasi del tutto rimossa. Gli operatori della Protezione civile hanno lavorato per tutta la notte per contenere la situazione e prevenire danni maggiori.

Oltre 25 milioni destinati alla messa in sicurezza

Nel prossimo assestamento di bilancio, in programma tra circa dieci giorni, sono già stati stanziati oltre 25 milioni di euro per la messa in sicurezza del territorio, la prevenzione e il ripristino post-calamità. La Regione intende continuare su questa linea di intervento strategico e tempestivo, con l’obiettivo di rispondere in modo efficace ai sempre più frequenti eventi estremi.

Piogge brevi ma violente: serve una nuova gestione

Secondo i tecnici, il problema principale riguarda la natura sempre più estrema delle precipitazioni, che si abbattono su porzioni ristrette di territorio con portate straordinarie. Questo mette sotto stress le infrastrutture esistenti, non progettate per sostenere simili volumi d'acqua. Diventa quindi fondamentale ripensare l’intera gestione delle acque e intensificare le opere di manutenzione e prevenzione, anche in un'ottica di adattamento climatico.

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