"La vigna di Noè. L’uva e il vino nell’arte friulana": in esposizione fino al 1° marzo 2026

Uva e vino tra storia e arte a Castions di Zoppola

14 dicembre 2025 13:33
"La vigna di Noè. L’uva e il vino nell’arte friulana": in esposizione fino al 1° marzo 2026 -
Condividi

CASTIONS DI ZOPPOLA (PN) – Dal 13 dicembre 2025 al 1° marzo 2026 la Galleria Civica d’Arte “Celso e Giovanni Costantini” di Castions di Zoppola apre le porte a una mostra unica nel suo genere: La vigna di Noè. L’uva e il vino nell’arte friulana.

Ideata e curata da Stefano Aloisi, l’esposizione esplora un tema strettamente legato alla cultura e all’economia del Friuli, approfondendo la presenza dell’uva e del vino nelle rappresentazioni artistiche locali, sia in ambito sacro che profano, fino ai giorni nostri.

La mostra riunisce sessanta opere di artisti regionali e internazionali, spaziando dal Seicento al contemporaneo, e offre una panoramica completa sulla presenza dell’uva e del vino nell’arte friulana. L’iniziativa si propone di valorizzare la vocazione territoriale legata alla viticoltura, mostrando come questo tema sia da sempre fonte di ispirazione per gli artisti. Come sottolinea Aloisi, "civiltà del vino e cultura del buon bere" sono elementi che caratterizzano profondamente la vita e le tradizioni del Friuli, e questa mostra lo testimonia attraverso le opere esposte.

La simbologia del vino e dell'uva attraverso i secoli

L’esposizione si sviluppa attraverso diverse sezioni: il mito di Bacco e i baccanali, le raffigurazioni sacre tratte dall’Antico e dal Nuovo Testamento, il rapporto moderno con la viticoltura e la lavorazione dell’uva, il tema delle osterie e dei bevitori, e infine la rappresentazione del vino nelle arti applicate.

Questa articolazione consente ai visitatori di osservare come la simbologia del vino e dell’uva abbia attraversato secoli di storia artistica, adattandosi a contesti e stili diversi.

Oltre alle opere esposte in galleria, la mostra propone percorsi di visita ai mosaici monumentali presenti a Zoppola e nelle frazioni limitrofe, dove gli artisti hanno sviluppato il tema “Tra acque e uve”. Questa integrazione tra arte e territorio permette di vivere un’esperienza immersiva, che racconta la storia della regione attraverso la lente della viticoltura e della cultura artistica.

Protagonisti i maggiori artisti friulani del '900

Tra le opere esposte figurano dipinti di autori storici come Pietro della Vecchia, Nicola Grassi, Giovanni Segala, Tullio Silvestri e Armando Spadini, accanto a una selezione dei maggiori artisti friulani del Novecento: Bruno Barborini, Carlo Ciussi, Augusto Culòs, Federico De Rocco, Luigi Diamante, Duilio Jus, Stefano Jus, Fred Pittino, Marcello Mascherini, Mario Moretti, Loris Pasquali, Angelo Toppazzini, Renzo Tubaro, Enrico Ursella, Angelo Variola e Luigi Zuccheri.

La mostra comprende anche stampe storiche, come l’immagine del Friuli dall’Iconologia di Cesare Ripa (1618), opere di Giacomo Leonardis, Phillip Andreas Kilian, Giovanni Volpato e Giuseppe Zigaina. Non mancano contenitori e oggetti d’arte legati al vino, come boccali di Pablo Picasso e Fred Pittino, vasi di Giorgio De Chirico e Giorgio Celiberti, bottiglie d’artista di Roy Lichtenstein, etichette di Harry Bertoia e della serie del Vino della Pace, oltre a ex libris di Virgilio Tramontin e Tranquillo Marangoni.

Il progetto, sostenuto dalla Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, è organizzato dal Comune di Zoppola con la collaborazione dei comuni di San Giorgio della Richinvelda e Casarsa della Delizia, del Consorzio di Pordenone per la Formazione Superiore, Studi Universitari e la Ricerca, dell’Associazione città del vino, della Società Filologica Friulana e con il patrocinio di ARLeF.

La mostra si inserisce nelle iniziative “Verso Pordenone capitale italiana della cultura”, rafforzando la promozione del patrimonio artistico e vitivinicolo della regione.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail