Il governatore del Friuli Venezia Giulia critica il progetto di legge nazionale sulla sicurezza
Fedriga ha sottolineato che il progetto di legge non solo mira a potenziare la sicurezza del territorio, ma soprattutto a migliorare l’integrazione tramite il rispetto e l’applicazione delle regole condivise. Ha evidenziato l’errore di accettare comportamenti e usanze in nome di un finto perbenismo, rischiando di minare la democrazia e la libertà di tutti i cittadini.
“Chiudendo un occhio verso comportamenti liberticidi – ha affermato il governatore – si finisce per creare ghetti dove la legge e il diritto non trovano spazio, impedendo alle forze dell’ordine di intervenire”.
Fedriga ha invitato la politica a superare le opposizioni ideologiche per affrontare seriamente argomenti di grande rilevanza per la comunità. L’assessore alla Sicurezza Pierpaolo Roberti ha sottolineato la ferma dissociazione della Giunta regionale da affermazioni che denigrano le forze dell’ordine, definendo inaccettabile accostare teppisti violenti e forze dell’ordine nel dibattito sulla copertura del volto, ritenendo fortunatamente una minoranza coloro che adottano tali comportamenti.
ARC/RT/gg