I cacciatori sparano, ma colpiscono una famiglia: bimbo ferito

Un vero e proprio incubo nella giornata di domenica per una famiglia di Avio in provincia di Trento a causa di alcuni cacciatori irresponsabili.Verso le 18 mentre genitori e figli passeggiavano lungo...

04 ottobre 2022 11:50
I cacciatori sparano, ma colpiscono una famiglia: bimbo ferito -
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Un vero e proprio incubo nella giornata di domenica per una famiglia di Avio in provincia di Trento a causa di alcuni cacciatori irresponsabili.

Verso le 18 mentre genitori e figli passeggiavano lungo la ciclabile, all’altezza di Borghetto, hanno sentito due spari prima di essere raggiunti da una cascata di pallini. Contemporaneamente vedevano due cacciatori fuggire a distanza di circa 100 metri.

La famiglia si è poi recata dai carabinieri per sporgere denuncia. Il fatto è avvenuto in pieno giorno e in una zona spesso affollata.

Uno dei bambini dell’uomo che insieme alla moglie è stato vittima di questo incidente è rimasto ferito alla testa. Fortunatamente il bimbo è stato colpito di striscio e non in pieno. I proiettili inoltre potrebbero essere stati sparati verso gli uccelli e poi accidentalmente esplosi sopra le teste della sfortunata famiglia

Su quanto accaduto interviene l'Enpa: «Queste persone armate che vagano per il territorio sono ormai un vero pericolo. Imbracciano fucili che possono uccidere animali di grossa taglia (un cervo adulto supera i due quintali di peso) e a grande distanza (la gittata dipende dalla dimensione dei pallini e dalla carica della cartuccia, in genere va dai tra i 150 ai 300 metri per una munizione spezzata e supera i 1.500 metri per un fucile a canna liscia e a palla unica)».

«Si tratta di un ennesimo grave evento, che avrebbe potuto avere conseguenze ben peggiori; si chiede che si stabilisca l'immediata sospensione della caccia e si riunisca il comitato per la sicurezza pubblica, al fine di stabilire maggiori e più stringenti limiti all'esercizio venatorio, perché la sicurezza dei cittadini deve essere considerata dagli Organi preposti prioritaria di fronte a qualsivoglia 'divertimentò, ancor più se attuato imbracciando armi letali».

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