"Il silenzio delle parole" della bellunese Laura Pellegrini: la tremenda solitudine che nasce dall'incomunicabilità

In libreria con la raccolta poetica"Il silenzio delle parole", che si fregia della prefazione delmaestro Alessandro Quasimodo, la poetessa Laura Pellegrini affronta unatematica complessa e dolorosa, q...

24 marzo 2021 10:53
"Il silenzio delle parole" della bellunese Laura Pellegrini: la tremenda solitudine che nasce dall'incomunicabilità -
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In libreria con la raccolta poetica
"Il silenzio delle parole", che si fregia della prefazione del
maestro Alessandro Quasimodo, la poetessa Laura Pellegrini affronta una
tematica complessa e dolorosa, quale è appunto il condizionamento che nasce
dall'aver sperimentato eventi traumatici in quella che dovrebbe essere, per
tutti, l'età della spensieratezza e dei giochi. Il dolore conosciuto da bambini
è un pesante fardello con cui fare i conti per il resto della vita, specie per
chi si impegna a credere ancora nella bellezza.

L’opera mette in luce la reazione immediata al dolore, caratterizzata dalla mancanza di parole, ovvero dal silenzio. Esso «rappresenta l’assenza di comunicazione e l’impossibilità di comprendersi nella quotidianità» quando «non si trovano le parole adatte per essere in sintonia con gli altri» ci avverte nell'introduzione Quasimodo, figlio dei poeti Salvatore Quasimodo e Maria Cumani. «Resta il desiderio di essere amati - continua - di colmare quel vuoto che si è creato per esperienze personali e carenza di affetti duraturi e stabili, soprattutto nell’infanzia».

In sintonia con le parole di
Quasimodo, è Pellegrini stessa a illustrare la finalità dell'opera. «Gli
argomenti ricorrenti e fondamentali di cui parlo nel libro riguardano una parte
del mio vissuto: da bambina fino all’età adulta. Racconto dell’importanza
fondamentale degli eventi accaduti durante la mia infanzia e quanto questi
abbiano condizionato il carattere, la personalità e, nella totalità, tutta la
mia vita», confida l'autrice, che è nata a Roma 58 anni fa, si è diplomata
all'I.S.E.F. presso l'Università di Urbino, con specializzazione
all'insegnamento per alunni diversamente abili a Mestre (Venezia) e vive da
trentatré anni a Belluno, dove insegna nella scuola Secondaria di Primo Grado.
Continua l'autrice: «Quanto affermo, scientificamente provato da illustri
pedagogisti e psicologi, non riguarda solo la mia persona, ma tocca tutti i
bambini che subiscono eventi traumatici e negativi in tenera età. Ho scelto il
titolo “Il silenzio delle parole” perché, sin dall’infanzia arrivando all’età
adulta, l’insicurezza di esprimermi ha vincolato l’eloquio».

La paura di sbagliare ha spento le
parole sulle labbra, prima ancora di essere pronunciate. Non solo nella
relazione con le persone poco conosciute ma anche con le figure importanti
della propria vita. “Il silenzio delle parole” nasce da questa consapevolezza,
«come testimonianza ai lettori, in particolare ai miei figli, della vitale
importanza di dare voce alle parole, di svuotare l’anima di tutto quello che ci
fa soffrire, di non aver timore, vergogna e paura di liberarci dei macigni che
fanno male all’anima» prosegue Pellegrini.

Soltanto così la paura, finalmente guardata in faccia, si trasformerà in coraggio e ci si potrà liberare dall'incomunicabilità, tra le più tremende solitudini.

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