TRENTO – Una tragedia ha colpito il mondo dell’alpinismo locale nel tardo pomeriggio di sabato 21 giugno, quando un giovane è precipitato durante un’arrampicata sul Sasso San Giovanni, nel cuore delle Dolomiti di Brenta. La vittima è il 29enne Simone Navarini, di Ravina, che è caduto per una distanza stimata di circa 60 metri. Le cause dell’incidente sono ancora oggetto di indagine da parte delle autorità competenti.
Incidente durante l’arrampicata: soccorsi tempestivi
L’episodio è avvenuto mentre Navarini era impegnato in una scalata insieme a un compagno, che ha prontamente lanciato l’allarme dopo la caduta del giovane. Il luogo, particolarmente impervio e tecnico, ha richiesto l’intervento immediato del Soccorso Alpino e dei carabinieri di Spormaggiore, giunti sul posto per le operazioni di recupero e per avviare le indagini sulla dinamica del sinistro. Purtroppo, nonostante la rapidità dei soccorsi, per Navarini non c’è stato nulla da fare.
Un giovane molto conosciuto nella comunità
Simone Navarini era una figura di rilievo nel territorio di Ravina e nella comunità trentina. Docente all’istituto Buonarroti di Trento, era anche presidente della sezione Sat di Ravina, dimostrando una grande passione per l’alpinismo e un forte impegno associativo. La sua scomparsa ha colpito profondamente amici, colleghi e appassionati di montagna.
La festa di apertura della stagione annullata per lutto
Proprio in occasione di quella giornata era prevista la festa di apertura della stagione estiva alla baita della Sat di Ravina, evento molto sentito dalla comunità locale e dagli appassionati di montagna. A seguito dell’incidente e della tragica notizia, la celebrazione è stata annullata in segno di rispetto e lutto per la perdita di un giovane e stimato alpinista.