Dolegna del Collio, La Ponca conquista critici e guide: «la Malvasia 2022 tra i vini più premiati»

La Ponca di Scriò brilla tra premi e guide: Malvasia 2022 protagonista, ottimi punteggi anche per Friulano e Schioppettino.

15 dicembre 2025 12:20
 Dolegna del Collio, La Ponca conquista critici e guide: «la Malvasia 2022 tra i vini più premiati» -
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SCRIÒ – DOLEGNA DEL COLLIO (GO) – La Ponca consolida la propria crescita e si ritaglia un posto di primo piano tra le realtà vitivinicole più apprezzate alle pendici del Collio, grazie a una serie di riconoscimenti nazionali e internazionali che, nel giro di pochi mesi, hanno acceso i riflettori su un lavoro costruito passo dopo passo. A soli quattro anni dall’avvio del nuovo percorso guidato da Alex Maccan, la cantina conferma una traiettoria chiara: valorizzare la materia prima con un approccio essenziale, mettere al centro il territorio e trasformare in bottiglia l’identità delle Colline di Scriò.

Il risultato è un palmarès che parla da sé e che, annata dopo annata, premia la capacità di La Ponca di esprimere nel bicchiere un’impronta riconoscibile, fatta di autenticità e coerenza stilistica. Al centro della scena c’è soprattutto la Malvasia 2022, che si è affermata come una delle etichette più premiate dell’anno, sostenuta da punteggi e menzioni attribuiti da critici e guide di riferimento.

Malvasia 2022 protagonista: oro, punti e menzioni tra le eccellenze

Tra i vini che hanno trascinato La Ponca nella ribalta dei riconoscimenti spicca la Malvasia 2022, descritta per i suoi sentori iodati, le note balsamiche e una piacevole acidità capace di dare slancio e definizione al sorso. Un profilo che ha convinto giurie e degustatori in contesti diversi, portando la bottiglia a conquistare il WineHunter Gold, a entrare tra le eccellenze dell’edizione 2026 de Le Guide de L’Espresso con 94 punti e a ottenere 90 punti dal critico americano James Suckling.

Un triplice passaggio che restituisce la dimensione del risultato: premio, guida e critica internazionale convergono nel riconoscere una Malvasia capace di unire riconoscibilità e precisione, raccontando con immediatezza le caratteristiche del luogo d’origine.

Friulano 2022: punteggi altissimi e ingresso nella Top 100

Accanto alla Malvasia, anche il Friulano 2022 ha saputo ritagliarsi uno spazio di assoluto rilievo, firmando una delle performance più solide della cantina sul fronte delle valutazioni. L’etichetta ha ottenuto il WineHunter Rosso, ha raggiunto 95 punti nella Guida Vini e Ristoranti de L’Espresso e ha ricevuto un punteggio di 91 punti assegnato in modo unanime da James Suckling, Vinous e Winemag.

Un dettaglio, quest’ultimo, che pesa perché arriva da tre firme autorevoli e, soprattutto, perché Winemag ha inserito il Friulano 2022 nella Top 100 dei Migliori Vini Italiani. Un riconoscimento che non si limita a certificare una qualità elevata, ma colloca il vino in un contesto competitivo nazionale, rafforzando l’immagine della cantina ben oltre i confini del Collio.

Un risultato che rafforza l’identità delle Colline di Scriò

Il percorso dei premi legati al Friulano 2022 evidenzia la capacità di La Ponca di rendere contemporaneo un vitigno simbolo del territorio, mantenendo però un legame diretto con le colline di origine e con quella cifra stilistica che mira a far parlare prima di tutto la vigna.

Sauvignon 2022 e Chardonnay 2022: riconoscimenti mirati e giudizi autorevoli

Nel quadro delle annate premiate, anche il Sauvignon 2022 ha raccolto consensi significativi: ha conquistato il WineHunter Rosso e ha ottenuto 90 punti sia da Winemag sia dal critico Antonio Galloni, firma di riferimento nel panorama internazionale della valutazione enologica.

Per lo Chardonnay 2022, invece, è arrivato un riconoscimento importante da parte di James Suckling, che gli ha assegnato 90 punti, apprezzandone in particolare equilibrio e sapidità. Due parole chiave che, nel racconto complessivo della cantina, tornano come tratti distintivi: vini tesi, leggibili, capaci di restituire carattere senza sovrastrutture.

Schioppettino 2020: il punteggio più alto e un profilo aromatico complesso

A completare il mosaico dei risultati c’è l’unico rosso della cantina, lo Schioppettino 2020, che ha ottenuto 93 punti da James Suckling: il punteggio più alto assegnato dal critico a un vino de La Ponca. Un dato che assume un valore ulteriore perché certifica, oltre alla qualità, anche la capacità della cantina di esprimersi con forza e complessità su un rosso identitario.

Lo Schioppettino 2020 si distingue per un bouquet che sprigiona profumi di frutti di bosco, mora e lampone, accompagnati da una marcata nota speziata. In bocca risulta strutturato, piacevolmente caldo, con tannini equilibrati; il retrogusto richiama la frutta matura e chiude con un persistente finale pepato, già percepito all’olfatto. Una descrizione che restituisce un vino capace di unire intensità e precisione, senza perdere la sua coerenza espressiva.

La filosofia di La Ponca: equilibrio e interventi essenziali, “meno è meglio”

Dietro ai punteggi e ai premi, La Ponca rivendica una filosofia produttiva fondata sull’equilibrio tra terra, uomo e natura. Al centro c’è il principio del “meno è meglio”, declinato con interventi essenziali sia in vigna che in cantina. Una scelta che non è solo stilistica, ma anche culturale: lavorare nel rispetto della biodiversità e della materia prima, riducendo il superfluo per lasciare spazio all’identità del luogo e alla sincerità del frutto.

Da questo approccio derivano vini che puntano a esprimere con immediatezza e autenticità il carattere del territorio, senza inseguire mode o costruzioni artificiali. Un modo di interpretare il Collio e, più nello specifico, le Colline di Scriò, con l’obiettivo di far emergere l’anima dei suoli e delle esposizioni attraverso un linguaggio pulito e riconoscibile.

Un percorso iniziato nel 2021 e già confermato dai risultati

La serie di riconoscimenti ottenuti – dalla Malvasia al Friulano, passando per Sauvignon, Chardonnay e Schioppettino – valorizza il lavoro avviato nel 2021 sotto la guida di Alex Maccan, basato su un’impostazione rispettosa della materia prima e su una visione produttiva coerente. Nel giro di quattro anni, la cantina si è imposta come una delle più apprezzate del territorio, anche grazie alla capacità di trasformare una scelta di essenzialità in un elemento distintivo.

Questi risultati, inoltre, non vengono letti come un punto d’arrivo, ma come una conferma della direzione intrapresa e un rafforzamento dell’impegno della squadra. La Ponca continua a lasciarsi guidare dalla terra per creare vini capaci di restituire nel bicchiere l’anima delle Colline di Scriò, consolidando un’identità riconosciuta oggi non solo a livello regionale, ma anche nel panorama nazionale e internazionale.

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