Si sente male in casa, la moglie lo carica in auto: Luigi muore durante la corsa in ospedale
Luigi Agnoletto, 69 anni, muore per un malore improvviso durante la corsa verso l’ospedale. Silea e Roncade in lutto.
SILEA (TV) – Una tragedia improvvisa ha sconvolto le comunità di Silea e Roncade, dove è forte il dolore per la scomparsa di Luigi Agnoletto, 69 anni, stroncato da un malore mentre la moglie stava cercando di accompagnarlo in ospedale. Poco dopo le 13, un improvviso cedimento, dovuto a una dissecazione dell’aorta, gli è stato fatale.
Il malore improvviso e la corsa interrotta verso l’ospedale
«Non mi sento molto bene». Con queste parole Luigi aveva avvertito la moglie Dina al risveglio, spiegando di provare una sensazione di forte malessere. Preoccupata, la donna lo ha fatto salire in auto e da Roncade è partita in direzione del Ca’ Foncello di Treviso.
Ma il viaggio si è fermato in via Risere, a Sant’Elena, a pochi metri da casa: Luigi si è accasciato contro il finestrino. Dina ha accostato immediatamente e, disperata, ha chiamato i soccorsi.
I tentativi di rianimazione
Alcuni residenti, richiamati dalla scena, sono usciti per aiutare praticando il massaggio cardiaco, mentre la moglie lo stendeva a terra in attesa dei soccorsi. Sul posto sono arrivati in pochi minuti gli agenti della polizia locale di Silea e l’équipe del Suem 118.
Nonostante i tentativi prolungati di rianimarlo, ogni sforzo si è rivelato inutile: Luigi è morto durante quella corsa disperata, lasciando nello sconforto familiari, amici e l’intera comunità.
Nessuna avvisaglia nei giorni precedenti
Il decesso è stato causato da una dissecazione dell’aorta, dolore improvviso e fatale, insorto senza segnali evidenti. Luigi non soffriva di patologie cardiache, pur tenendo monitorata la pressione.
«Domenica era stato a pranzo con gli amici e stava benissimo», raccontano i familiari. L’ultimo sguardo della moglie è un ricordo straziante: «Ho girato la testa e ho visto che aveva chiuso gli occhi. Non riesco a credere che non ci sia più».
Un uomo molto conosciuto e stimato
Nato nel 1956 a Musestre, Luigi viveva con la moglie al confine con Silea, in una casa a due piani condivisa con uno dei tre figli. A breve si sarebbe dovuto trasferire in una nuova abitazione su un unico livello.
Era in pensione da quasi vent’anni dopo aver lavorato come tipografo al Gazzettino, nella storica sede di via Torino. Nonostante il tempo trascorso, conservava un forte legame con ex colleghi e amici, con i quali aveva condiviso anni di turni e di vita professionale.
A casa, racconta la famiglia, i giornali erano ancora sul tavolo, pronti per essere letti: un’abitudine che non aveva mai abbandonato.
L’amore per la famiglia e un futuro che stava per allargarsi
Oltre alla moglie Dina, Luigi lascia i figli Matteo, Veronica e Chiara, e i tre nipoti che adorava.
Tra poche settimane avrebbe abbracciato il quarto nipote, una gioia che stava aspettando con grande emozione. Quel progetto di vita familiare ora resta sospeso nel dolore di chi, fino all’ultimo, gli ha tenuto la mano.
La comunità di Silea e Roncade si stringe attorno alla famiglia Agnoletto in queste ore di profonda tristezza, ricordando Luigi come un uomo buono, riservato e profondamente legato ai suoi affetti.